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mercoledì 9 marzo 2011

Questa mattina ho voluto iniziare la mia giornata con una visita al cimitero. Sono andata a portare alla mia nonna i fiori ricevuti ieri. Credo di onorarne ogni giorno la memoria, perlomeno lo spero. E' stata un grande esempio per me. Una donna energica e sempre positiva, lavoratrice, risparmiatrice, nata e vissuta in un'epoca ormai lontana. A volte mi raccontava del suo stupore alla vista della prime automobili, "carrozze senza cavalli", mi diceva ......
Era nata nel 1897. Ha vissuto in un contesto storico e sociale completamente diverso dal mio, ma sento di somigliarle, non solo nel nome suo, che porto con orgoglio, benchè antico e desueto (Titti è il mio diminutivo o nickname).
Figlia di un maniscalco, che di mestiere ferrava i cavalli e aggiustava le carrozze (quelle vere, con i cavalli appunto), era benestante, per quei tempi. Mi diceva che in casa avevano un prete e un dottore veterinario, motivo di orgoglio. Studiò poco, solo fino alla terza elementare, ma era una donna pratica e intelligente, piena di saper fare. Sposò mio nonno con rito civile al comune e rito religioso in casa, privilegio del quale potè godere proprio perchè aveva un prete in famiglia. All'epoca, nel 1925, il matrimonio concordartario non esisteva. Fu introdotto l'11 febbraio 1929 con i Patti Lateranensi tra Stato e Chiesa. Andò a vivere in famiglia, con una suocera giovane vedova, poco più grande di lei e tre piccoli cognati maschi, fratelli di nonno. Ebbe dal padre una dote di £ 15.000, che servì a ripianare i debiti della famiglia di nonno, ma non le evitò le insolenze della suocera, che l'accusava di essere più vecchia del figlio. In effetti, nonno era di cinque anni più giovane. Ed anche questo mi pare un segno di grande modernità da parte sua.
Bene, ci potrei scrivere un romanzo e non è detto che un giorno non lo faccia, ammesso di trovarne il tempo.
Per oggi mi basta di averla onorata col pensiero, con una visita, con una preghiera e  un fiore che ho preferito riciclare piuttosto che tenere per me.
Addio nonna cara ......

2 commenti:

Unknown ha detto...

Probabilmente tu sei la sua naturale prosecuzione. Grossa responsabilità...

TITTI GRECO ha detto...

Spero di esserlo, spero che mi guardi di lassù e sorrida felice di me. Per quanta fatica mi sia costata, ho cercato di non deludere le aspettative. Dormo ogni notte nel suo vecchio lettone di nichelio e ottone, ho il mio studio nella sua casa, porto il suo nome e spero di onorarla ogni giorno. Ho studiato, ho lavorato, mi sono sposata, ho avuto i miei adorati figli per me stessa e per chi non c'è più. Mi sono sforzata di fare prima secondo i loro insegnamenti e poi secondo le mie inclinazioni, che a lungo ho accantonato. Sarei stata, per mia indole, molto più pazzerella di quanto in effetti non sia stata ....