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martedì 31 maggio 2011

SCRIVERE

Ho sempre avuto una voglia spasmodica di scrivere. E' stata sempre la mia "fissa". Ero brava in italiano, a scuola e spero di esserlo ancora ..... Ho scritto la mia prima poesia in terza elementare, una filastrocca sciocchina con rima baciata tra tema e problema. In quarta continuai con un romanzetto a puntate LA SAGA DEI GUILLON. Dalla quinta, complici le mie sorelle maggiori, ho tenuto un diario, con tanto di lucchetto, un diario che mi regalarono proprio loro, Anna e Francesca. Pagine e pagine, poesie, filastrocche, lettere, molte lettere, appunti, pensieri sciolti, massime, la cosmogonia di Titti in effetti. Ora, dopo due pubblicazioni poetiche, oggi  ho il mio blog, che mi dà tanto e al quale io dedico tanto tempo, sottraendolo ad altro con conseguenti sensi di colpa. Crisi da pagina bianca? Sì, a volte, quando penso a un romanzo. La prosa per me è più difficile della poesia che è flusso di coscienza, breve, spontanea, immediata. La prosa è trama, è costruzione, è tempo che adesso io non ho .........

IL GIALLO A PUNTATE - IL CASO DI ROCCAVENTOSA - CAPITOLO II

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CAPITOLO II
IL VIAGGIO DI RITORNO

L’ispettore Sandro Costa guardava il panorama dal finestrino della littorina che stava per condurlo a Messina. Da lì si sarebbe imbarcato per Reggio e avrebbe continuato il viaggio in treno.
Erano passati altri tre lunghi mesi dal famoso telegramma del Ministero che gli annunciava l’atteso trasferimento.
Addolcito dal meritato premio gli avevano rifilato tutti i turni di reperibilità capitati durante le feste di Natale. Era riuscito a salire a Napoli, in nave solo per festeggiare il Capodanno con la sua Maria e i familiari sobbarcandosi però due nottate pressoché insonni sulla Amerigo Vespucci Palermo-Napoli, Napoli-Palermo.
Finalmente stava per lasciare la Sicilia.
Non che ci fosse stato male! Aveva patito solo la lontananza da casa, la difficoltà a tornare, almeno mensilmente, e la pericolosità indubbia dell’incarico.
Stroncato il fascismo e finita la guerra, le cosche mafiose si erano riorganizzate più forti di prima, intessendo legami malavitosi con l’America. E Sandro si era trovato, al primo incarico, a fare i conti con una delinquenza tutt’altro che ordinaria.
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VACANZE D'INFANZIA

Quando ero piccola, mio zio e mia zia, miei padrini di battesimo, innamorati pazzi di me, senza figli loro, amavano portarmi in giro, farmi bei regali, trattarmi, insomma, come la figlia che avrebbero voluto e che purtroppo non ebbero mai.
Zia Livia era malata di diabete e di fegato ed ogni anno, talvolta anche due volte l'anno, andava col povero zio Carlo a Chianciano, a fare le rinomate cure termali (...... anzi, penso proprio che ambienterò lì la prossima avventura dell'Ispettore Costa, DELITTO ALLE TERME, carino, no?). CHIANCIANO, FEGATO SANO, si diceva e forse si dice ancora. 
Io andavo con loro molto volentieri e mi crucciavo solo di dover lasciare per qualche giorno la mia mamma, cui ero visceralmente legata.
Ebbene, era delizioso. La giornata cominciava in hotel, ma senza colazione. Si andava digiuni al Parco dell'Acqua Santa, si faceva la cura a base di bevute e pipì e poi la colazione, lì al bar. Si passeggiava nel parco, meravigliosamente curato, pieno di aiuole, fiori, alberi, sediole, panchine, si ascoltava musica classica (questa per me era un po' una barba), poi si usciva a fare un giro per i negozi e si tornava puntuali in hotel per il pranzo. Pici al ragù, tipici della zona, tagliatelle, lasagne, arrosti, formaggi. Il giovedì e la domenica il pranzo era più ricco. Prevedeva antipasto, maggior scelta di pietanze, Torta di Chianciano a fine pranzo (un buon dolce alle mandorle con crema) e vin santo, un vino liquoroso caratteristico della zona, ottimo con i cantuccini, biscottini croccanti con pezzetti di mandorle. Dopo un riposino si tornava alle Terme, ma in genere in altri parchi, al Fucoli, dove spesso c'erano spettacoli di cabaret e cantanti, o al Sant'Elena, il mio preferito. Quei pomeriggi, per me valevano l'intera vacanza. Lì, tra un bicchiere d'acqua e l'altro, freddo, tiepido o caldo, questa volta utile per i reni, si passava il pomeriggio a ballare. Ballavo qualsiasi cosa; ho imparato lì valzer, tango, cha cha cha, samba, rock, ..... In effetti, l'ambiente era un po', come dire ..... datato, ma io mi divertivo un mondo. Altre volte, nel pomeriggio, si andava in giro nei dintorni: Pienza, Montepulciano, Arezzo, Siena, Sarteano, Perugia, Chiusi, Cortona, Passignano. Che bei ricordi......
Un pensiero a chi non c'è più e a Chianciano, che per fortuna c'è sempre e mi aspetta, lì in Val di Chiana, per i balli del mio tramonto, quando sarò libera dai mille impegni odierni e dai miei bricconi!

LE DONNE, LE SCARPE E LA SINDROME DI CENERENTOLA

 
Non lo so perchè in molte ne soffriamo e in maniera così violenta!
Ma molte delle mie amiche ed io tra le altre, abbiamo una vera e propria passione per le scarpe. Forse speriamo di perderne una e di essere poi, come nella famosa fiaba, impalmate da un principe!
A me non è mai successo e non ho più nè l'età, nè la condizione (per essere ritrovata e sposata da un principe azzurro vero). Del resto, con quest'anno, le varie Kate, Cristina e Charlene  hanno irrimediabilmente rovinato la piazza e bruciato i sogni e le velleità altrui!
Scherzi a parte, le scarpe sono una vera e propria mania.
Da pochi giorni ho fatto il cambio di stagione ed ecco qui, tra quelle estive, primaverili ed invernali, non so proprio più dove metterle. Molte altre le tengo al mare, quelle eleganti -in pendant con le borsette ed i vestiti- sono da parte e le infradito, estivissime, ancora non le tiro fuori, ma quelle sul pavimento saranno un centinaio.
Scarponcini, stivali, cuissards, anfibi, espadrillas, tronchetti, stivaletti bordeaux con borchie, francesine di camoscio color fango, sandali di vernice, di pelle, di rettile, snackers rosa, plateaux giallo sole, ciabattine verde pisello o verde acido o verde muschio, chanel bianche, zoccoli altissimi, ballerine argento, decoltée nere o di cavallino maculato (adoro l'animalier), zatteroni turchesi, sabot beige, ......
Insomma scarpe scarpe scarpe, chi più ne ha, più ne metta, o almeno le regali!

LETTURE

Il mio Ipad è davvero mitico: gratuitamente sto scaricando molti classici da leggere nel tempo libero, così, senza impegno, una pagina dal parrucchiere, una a letto prima di dormire, .....
I classici sono disponibili gratis e in lingua originale. È così, un po' per caso, che ho scaricato due libri di Paolo Mantegazza, un autore che non conoscevo, L'arte di prender moglie e L'arte di prender marito. Ovviamente, per interesse personale, anche se oramai superato nei fatti e solo teorico, ho iniziato a leggere quello rivolto al pubblico femminile.
Graziosissimo. Una sorta di educazione sentimentale della giovane ed ingenua Emma, una fanciulla in fiore che in pieno '800, sente sbocciare dentro di sé i primi sussulti emotivi. Il libro è dolce, romantico, antico, piacevole, pudico, leggero, molto leggero, anche se scritto non da un "letterato", ma da uno scienziato. Mantegazza infatti era un antropologo, che scrisse anche Fisiologia dell'amore e Fisiologia del piacere, con approccio scientifico.
Questo fatto è la dimostrazione che gli uomini di cultura molto spesso sono eclettici!

Sanremo vince le elezioni

A Napoli e a Milano disfatta del PDL. Sindaci delle due città simbolo, capitali del sud e del nord , rispettivamente, l'ex PM Luigi de Magistris e l' avv. Giuliano Pidapia. Entrambi ieri hanno festeggiato fino a tarda ora, entrambi durante la campagna elettorale, erano stati sostenuti dal professore e cantautore  Roberto Vecchioni, vincitore del Festival con la canzone Chiamani ancora amore.
Travolgente effetto Sanremo!

lunedì 30 maggio 2011

IL CASO DI ROCCAVENTOSA CAPITOLO I LETTERE E BUONE NUOVE

SEGUE
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  Maria sussultò quando apprese dell’imminente trasferimento. Lesse e rilesse l’ultima lettera, prima di riporla nello scatolo di cartone marchiato Brillantina Linetti insieme con le altre, sotto il letto.
  Sandro stava per tornare a casa o, perlomeno, per riavvicinarsi. Sarebbe stato più facile vedersi, almeno il sabato o la domenica.
  Questi pensieri le diedero nuovo animo per studiare e aspettare.
Fosse stato per lei sarebbe fuggita via con lui tre anni fa, ma Sandro riusciva a tener imbrigliata la sua passione nei ranghi del controllo e della razionalità e a liberarla solo quando erano insieme da soli. Allora si che anche lui perdeva la testa.
  E va bene, avrebbe aspettato ancora. Sarebbe finalmente arrivato giugno, avrebbe fatto gli esami di maturità e poi lui avrebbe dovuto sposarla per forza o prendere, comunque, una posizione.
  Prese carta e penna e si accinse a rispondergli con entusiasmo.


IL GIALLO A PUNTATE - IL CASO DI ROCCAVENTOSA

DI SEGUITO L'OTTAVO POST DEL MIO GIALLO "IL CASO DI ROCCAVENTOSA", LA PRIMA AVVENTURA LETTERARIA DELL'ISPETTORE SANDRO COSTA. SIAMO ANCORA NEL PRIMO CAPITOLO LETTERE E BUONE NUOVE. SPERO VI APPASSIONI! BUONA LETTURA!

Federalismo fiscale e cedolare secca

Nel nuovo quadro normativo intitolato al federalismo fiscale, figurano anche le norme in tema di tassazione degli affitti. Gli italiani credono nel mattone, più che in speculazioni mobiliari. Chi ha da investire, in genere lo fa acquistando e affittando immobili. I relativi profitti, finora, sono stati tassati ai fini IRPEF, alla stregua degli altri redditi personali, con la conseguenza di una massiccia evasione. Il legilatore allora ha "inventato" la cedolare secca, ovvero una tassazione ad hoc, solo per i fitti da fabbricato, che non si cumula con gli altri redditi personali e che permette il pagamento di questa nuova tassa, a vantaggio del comune di residenza e non dello Stato, nella misura, appunto "secca", del 19% nel caso di affitti agevolati, del 21% nel caso di fitti liberi. Ogni cittadino può esprimere la volontà di aderire a questo tipo di tassazione entro e non oltre il 6 di giugno. Dovrà altresì inviare una nota di comunicazione all'inquilino, con consequenziale rinuncia agli aumenti applicati nell'ultimo anno.

domenica 29 maggio 2011

POVERI CORROTTI

Sequestrato il pc della segretaria di Anemone. Nella memoria, l'elenco di tutte le cose pagate agli asseriti corrotti amministratori. La lista sfiora il ridicolo e se non fa proprio ridere, fa piangere: 'passino' per ovvietà le maxi tangenti per case, ristrutturazioni ed auto, ma c'è da inorridire per la pochezza d'animo di gente che richiede e si fa pagare: frullatore, ricarica telefonica, skipass per il figlio, torta per il ricevimento del vescovo a pranzo, bolletta Acea, riparazione TV, massaggi e trattamenti estetici, lavanderia, .....
Che gente, ma dov'è la dignità di chi occupa cariche pubbliche, di chi si fa eleggere per amministrarci ?

FINE ANNO

A fine anno scolastico, la vita di supermamma si fa più dura: recite, manifestazioni, pagelle, pizze o pranzi con le maestre, bouquet di fiori, concerti, regali, balletti, ......
Ieri mattina ho avuto il concerto di Paola alle scuole medie.Tema: canzoni risorgimentali e unità d'Italia. Ieri pomeriggio, su un palchetto montato in piazza, ci sono state manifestazioni sportive, balletti, hip hop, coreografie, ginnastica artistica. Appena terminato abbiamo accompagnato i due più grandi al pernottamento scout, presso una vicina oasi del WWF. Il sito è bellissimo, presso il fiume, immerso in un bosco con fauna e flora incontaminate. Oggi ci sarà la giornata dei genitori e la chiusura dell'anno, con tanto di pranzo da pic nic e scampagnata di famiglia e gruppo.
Durante la prossima settimana, ci saranno le recite alle Elementari,pardon alla scuola Primaria, i giochi sportivi del Coni, i canti, i saluti, .....
Tutto questo comporterà un po' di impegno supplementare per le supermamme, che saranno occupate a raccogliere soldini, a fare collette, scrivere biglietti, cercare e comprare magliette tinta unita rosse o verde bandiera per i nostri piccoli italiani cantori di inni e odi, fare il dribbling tra i vari impegni, l'orario di lavoro e quelli di recite e manifestazioni varie, sfoggiare sorridi e ringraziamenti. Fatto tutto questo le scuole saranno chiuse e si riproporrà il solito annoso problema: come sistemare i cuccioli per l'intera giornata prima di prendere le ferie?

venerdì 27 maggio 2011

IL CASO DI ROCCAVENTOSA CAPITOLO I

SEGUE
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Mentre era così assente, qualcosa la richiamò alla realtà e la distolse dai suoi pensieri.
- Marì, la posta!
La voce un poco sgraziata della madre risuonò dalla porta. C’era posta. Una lettera un poco sgualcita appena arrivata da Agrigento. Sandro, non poteva essere che lui. Maria pigliò di furia la busta grigio perla, sottile e spiegazzata dalle mani della mamma e scappò in camera, avida, a leggere di Sandro, l’amore suo.

“Carissima, con grande piacere ti scrivo oggi!


Non vengo a dirti le solite parole di amore e desiderio, di nostalgia e speranza, di progetti lontani e fumosi, ma fatti, fatti concreti. Dopo tre anni lontano da te e da Napoli, torno nel Continente, come qui chiamano l’Italia. Ancora non lo so esattamente quanto, ma il Ministero ha finalmente accolto la mia richiesta di trasferimento.


Credo che il motivo non sia solo il compimento di tre anni interi qui, in questa sede disagiata e pericolosa, lontano da casa, riservata alle matricole, ma la mia condotta nell’indagine dei Beati Paoli e la Lupara Bianca.


Lo sai, non mi piace vantarmi di qualcosa e arrogarmi meriti, ma io e la mia squadra, in collaborazione con il commissariato di Agrigento, abbiamo portato a termine un’operazione notevole. Venti arresti, tre confische, quattro famiglie di affiliati praticamente in ginocchio.


Ebbene, questo è il premio che è arrivato da Roma come un bel pacco regalo per Natale.


TRASFERIMENTO ACCORDATO STOP


Così, semplicemente, c’era scritto sul telegramma arrivato ieri. Saprò a giorni dove e quando.


Spero il più vicino possibile a te, bambina mia.


E tu stai studiando? Lo so, sono pedante e ti chiedo sacrifici, ma voglio fare le cose per bene con te e gettare le fondamenta per una vita tranquilla, serena e agiata, diversa da quella che abbiamo avuto noi da ragazzi. La povertà, la guerra, la solitudine, l’arte di arrangiarsi. No, Marì, mai più. Lo so che hai fretta. Ma aspetteremo che io abbia messo qualche lira da parte e mi sia fatto una posizione e un po’ di carriera e che tu abbia terminato gli studi.


A preso amore mio, ti mando un bacio dolce e ardente sulla bocca. Aspettami e fai la brava.


                                                                                                                                                                                   Tuo Sandro”

BERLUSCONI SCHIAFFEGGIA L'ITALIA

Se sapessi disegnare, farei una vignetta.
Un ring, quello del G8 a Deauville, Berlusconi in boxer che assesta un gancio all'Italia, una vecchia bella signora in peplo tricolore, l'arbitro, un Obama attonito, quasi esterrefatto, che non sa che fare e non ferma il gioco ......
Ma non so disegnare; spero un giorno, di imparare a dipingere con le parole e con la mia penna, meglio coi tasti di un pc qualsiasi.
Sono rimasta scioccata dall'ultima boutade del nostro.
Un primo ministro che nel pieno di un importante consesso internazionale, laddove l'agenda è piena di problemi ed emergenze, economiche e militari, va dall'uomo più potente del mondo e denuncia i magistrati del suo paese di aver messo in atto una dittatura, come se i nostri giudici fossero un Mussolini qualsiasi.
Ma, dico, come si fa ad agire così? E' consapevole o no delle sue azioni? Sono spontanee, non riesce a trattenerle, è divenuto un vecchio incontinente della parola o lo ha fatto a posta? Credo che non lo sapremo mai, ma trovo il gesto molto grave, più ancora della telefonata per Ruby .....

Quattro passi a Rovereto

Questa mattina ho fatto una passeggiata a Rovereto, in Trentino.
Da corso Rosmini, sulla destra, si apre il centro storico che è una sorta di bel salotto all'aperto: pulito, silezioso, senza auto, negozi, chiese, piazzette. In ogni piazza uno o due bar con tavolini all'aperto che invitano a prendere un altro caffè .... Mi siedo, ne approfitto, tempi lenti e sereni, caldo, fiori, gerani. E' un'altra dimensione, quella della vacanza e del dolce far niente ......

giovedì 26 maggio 2011

Gita a Trento

Dopo aver passeggiato ancora un po' tra i palazzi antichi, ristrutturati nelle loro belle facciate pastello o affrescate con dipinti figurativi o floreali, ci fermiamo a cenare all'aperto. Cena tipica, naturalmente. Canederlo al sugo, würstel con crauti, carré di maiale affumicato e per dolce il birramisù, una specie di tiramisu alla birra scura, molto gradevole.
Lasciamo la città soddisfatti e stanchi, a passeggio molti giovani universitari, in bici o a piedi. Noi in auto scivoliamo nella notte scura .....

mercoledì 25 maggio 2011

Due giorni in Trentino

Eccomi qua, ancora una volta in viaggio per l'Italia. Sono partita stamattina, dopo aver accompagnato i bambini a scuola, alla volta del Trentino. Un caffè e via, si parte in auto e in buona e distesa compagnia. Roma, Firenze, Barberino. Sosta pranzo nel bel mezzo degli Appennini per un assaggio di tortelli di patate alla mugellese e una fiorentina chianina DOC.
Il viaggio ricomincia, maciniamo chilometri e chiacchiere, la radio appena in sottofondo, le notizie, il tg, l'attualità sono lontani anni luce. Bologna, Modena, Rovereto, ci siamo. Qui abbiamo l'hotel. Dopo una bella doccia e un veloce cambio d'abito, usciamo in una cittadina tutta aiuole e ordine. La campagna è coltivata a vigneti, filari perfetti, zappati, legati, precisi. Dopo pochi chilometri siamo a Trento. È facile trovare parcheggio alle porte della città da visitare con calma, a piedi. Zona a traffico limitato. Questo influisce soprattutto sull'inquinamento acustico. Ordine, silenzio, sampietrini, molti giovani, molte bici e tanto caldo, afa piatta. Siamo al nord, ma l'altitudine è molto bassa sul livello del mare. Facciamo un pezzo di strada e siamo subito in piazza Duomo. La chiesa è aperta. Entriamo, stanno celebrando messa. In silenzio facciamo la nostra visita, tra le colonne imponenti di pietra, tra i banchi, i ceri, i lastroni del pavimento a scacchi in marmo rosso e chiaro. In una cappella c'è un bassorilievo, sotto l'albero del male, la solita Eva e che porge la mela a quell'ingenuo di Adamo ......
Usciamo, fa caldo, i negozi chiudono e noi abbiamo bisogno di una birra gelata. In centro c'è la Forst che fabbricano proprio qui ....

KUNTA KINTE A BUCKINGHAM PALACE

Obama e Michelle sono in viaggio ufficiale in Gran Bretagna .
Obama, con uno dei suoi illuminati discorsi, ha definito i rapporti con la vecchia Inghilterra importanti e speciali. 
Le foto sui tabloid di questi giorni li ritraggono lieti e positivi con il primo ministro Cameron davanti al n.10 di Downing Street o sul banco d'onore  a far discorsi in Parlamento. Ma l'immagine che mi ha maggiormente colpito è quella del corteo nel palazzo reale, la regina vestita di chiaro, in lungo, con la sua tiara tempestata di diamanti e lo scettro con al suo fianco l'uomo più potente del mondo, un Barak in frac, alto, magro, bellissimo, sereno, a suo agio, capelli brizzolati e pelle "abbronzata" come disse tempo fa improvvidamente il nostro. A seguire, il principe Filippo incartapecorito, al fianco di una splendida Michelle, mai così bella, abito di chiffon bianco, lungo, ricco, scollato, stile impero, omeri sodi scoperti, lunghi guanti di raso bianco. Il vecchio e il nuovo, la vecchia Europa e la giovane America, la testa coronata e il presidente più innovativo e rivoluzionario della nostra storia nella sua beata e legittima negritudine. Stanotte hanno dormito li, con una forzatura al protocollo e io immagino che abbiamo fatto l' amore in maniera speciale e memorabile!

martedì 24 maggio 2011

Il sondaggio

In fondo alla homepage il sondaggio sulla tenuta del Governo.

IL CASO DI ROCCAVENTOSA

CAPITOLO   I
Lettere e buone nuove

Maria era nervosa. Passeggiava su e giù per la stanza, rosicchiandosi le unghie. Grazia e Lina l'avevano appena chiamata per andare a fare una passeggiata insieme su via Roma, ma lei aveva detto di no. Distrarsi le avrebbe fatto bene. Era sempre china sui libri a prepararsi per gli esami. Ma no, aveva un solo pensiero, che da qualche giorno la distoglieva pure dallo studio. Sandro, Sandro, Sandro e solo Sandro.
L'amore suo grande, quello di sempre, quello divampato nel cuore di ragazza acerba, sbocciato da uno sguardo furtivo e ora ricambiato. L'amore segreto, nato guardando dalla finestra Sandro giocare a pallone coi fratelli per le vie dei quartieri. Sandro non più scugnizzo, non ancora uomo, ma già sicuro, spavaldo, colla sigaretta in bocca. Sandro che si diploma a pieni voti e se ne va in Accademia. Sandro che va, che viene, che finalmente si accorge di lei che è cresciuta, che non è più la  ragazzina che era, che in uno spiraglio della miseria nera seminata dalla guerra, frega due lire alla madre, che sbarca il lunario vendendo sigarette di contrabbando all'angolo della via, e si compra il primo paio di calze di nylon .........

SEGUE .....

domenica 22 maggio 2011

Molle relax

Dal balcone della mia stanza, abbandonata al molle relax della domenica mattina, mentre le campane della chiesa più vicina suonano chiassose a festa, vedo gli orti e più su il ponte della ferrovia sul quale si affaccia il paese vecchio e antico, le solite case colorate, i miei campanili, il castello e ancora più su la montagna spruzzata di giallo ginestra. Io qui mi godo il panorama e, nel posto in cui sono nata e vivo e in cui voglio stare e morire, mi sento nella pancia del mondo. E la serenità è un abbraccio adulto che mi avvolge inaspettato, conquistato dopo un lungo cammino fuori e dentro me.

sabato 21 maggio 2011

Trovo profondamente anacronistico il fatto che nelle scuole italiane si studi la religione cattolica, che bisogna accedere all'insegnamento firmando dei moduli, che i non cattolici debbano uscire dalla classe nell'ora di religione o accedere con difficoltà burocratiche ad insegnamenti alternativi. Mi sembrerebbe molto meglio insegnare storia delle religioni, fornire elementi e nozioni su ogni singola confessione, ricordare come e' nata la questione israelo-palestinese. Non conosco i sistemi e i programmi in vigore negli altri paesi, specie europei, ai quali e' facile confrontarsi. Ma sicuramente il nostro non é moderno, non é laico ed è influenzato dalla presenza della Chiesa e del Vaticano nel nostro territorio.
L'uomo di oggi e di domani e' quello tecnologico e umanista insieme, individualista e sociale-globale, indipendente, ma solidale, moderno, ma ecologico, e' quello che vive nella sua tana collegato alla rete e che materialmente gira il mondo, e' l'uomo informato, informatico e internazionale, disposto a cambiare lavoro e paese e a parlare l'inglese come fosse la propria lingua. Io a riguardo mi sto attrezzando, con grandi sforzi di volontà e impulsi di crescita.

giovedì 19 maggio 2011

GINESTRA

Adoro la ginestra di maggio
nata dal nulla
tra le rocce e il verde cupo del monte
Spruzza giallo vivo
negli occhi e nel cuore
Energia del creato

mercoledì 18 maggio 2011

Un detto antico molto attuale

IL VIZIO SI APPOGGIA AL DELITTO

Mattina libera

Lunga seduta dal mio parrucchiere.
Oggi meches.
Vociare di sottofondo, un caffè offerto dallo shampista, amiche, conoscenti, chiacchiere sciocche, commenti sulle elezioni (i titolari del salone sono tutti apertamente di sinistra).
Per fortuna posso scambiare qualche parola e poi isolarmi nella lettura del Corriere sul mio IPad, ormai sempre al seguito.

martedì 17 maggio 2011

In giro per l'Italia IL MOLISE

CASTELLO PANDONE A VENAFRO
Il Bel paese è meraviglioso; questo lo sappiamo tutti noi e lo sanno all'estero.
L'industria del turismo è in calo, ma tira ancora.
Le città d'arte italiane sono di impareggiabile bellezza; lo stesso può dirsi per le nostre coste e per le campagne umbre o toscane.
Ma io, oggi, vorrei segnalare delle "bellezze minori", non per valore, ma perchè meno conosciute e pubblicizzate.
E' primavera, è tempo di gite, di viaggi fuori porta, di scampagnate, di sagre di paese. Una meta alternativa, poco nota e visitata, ma pregevole sotto molti punti di vista può essere  il Molise.
IL MOLISE: LA PANCIA VERDE DELL'ITALIA Carta Turistica
 Il Molise è una regione piccola, verde, quasi incontaminata, nel centro dell'Italia, facilmente raggiungibile, per chi viene dal nord (autostrada A1 -uscita di S.Vittore del Lazio) e per chi viene dal sud (autostrada A1 -uscita di Caianello), completa di tutte le possibili attrattive turistiche, dai piccoli borghi interni al mare di Termoli e Campomarino, dalla valle del Volturno con i suoi meravigliosi castelli al lago di  S. Vincenzo, dalle piste sciistiche di Capracotta al sito archeologico di Sepino ed  Altilia, dal teatro di  Pietrabbondante al museo neolitico di Isernia.
Il comune di Riccia, ad esempio,  è stato di recente segnalato  come parte della rete dell'eccellenze di PiccolaGrandeItalia da Legambiente.
Nel Molise c'è ancora agricoltura e pastorizia naturale, agriturismo, viticoltura, olivicoltura, cucina tradizionale  e tanta ecologia.
Ogni giorno si combatte contro le trivellazioni alla Tremiti, la Turbogas a Venafro, il nucleare a Termoli, le pale eoliche ad Altilia. Si combatte, finora con buoni risultato.
Il Molise val bene un week end!

lunedì 16 maggio 2011

La costruzione del giallo IL CASO DI ROCCAVENTOSA IV

Il giallo sta per iniziare.
Questo è l'ultimo post preliminare.

1948.  L'ispettore Sandro Costa, napoletano d'origine, sta per concludere il suo primo incarico in Sicilia.
E' riuscito ad avere il tanto agognato trasferimento nel Continente,  in Abruzzo. Dal mare e dall'afa del profondo sud, passerà al verde della campagna, al clima fresco e temperato della collina, finalmente più vicino a Napoli e a.... Maria.

A Roccaventosa  dovrà risolvere un intricato caso di omicidio.

PERSONAGGI:

SANDRO COSTA,  ispettore di Polizia, il protagonista
MARIA, la fidanzata dell'ispettore
GRIMALDI, il questore
DONNA LETIZIA ADUA, vedova del Principe di Roccaventosa Papaleo
EDOARDO PAPALEO, Principe di Roccaventosa, primo figlio di Donna Letizia
FRANCESCO MARIA PAPALEO, Principe di Roccaventosa, secondogento di Donna Letizia
DONNA ELVIRA, moglie di Edoardo
DONNA GIULIA, moglie di Francesco Maria
DONNA CLELIA PAPALEO, zia ex patre di Edoardo e Francesco
Collaboratori di Polizia
Domestici di casa Papaleo

domenica 15 maggio 2011

OSSIMORO

L'ossimoro e' una bella figura retorica, molto efficace, molto nota, molto usata. Per intenderci, e' ghiaccio bollente, pianoforte, corri piano, dolci lacrime. Mette insieme in genere un sostantivo e un aggettivo, ma anche due aggettivi o due nomi di significato contraddittorio, opposto, rendendo così la narrazione suggestiva, emozionale. Quello che e' interessante si ricava dalla etimologia, come spesso accade. La parola ossimoro viene dal greco e significa "sciocco furbo", "matto intelligente".
Che tocco gli antichi! Una parola per dipingere quelle persone particolari: intelligenti, ma stravaganti o ignoranti, ma furbe, insomma il matto maligno. In italiano non c'e una sola parola che comprenda il concetto de quo. Adoro le nostre lingue morte, ma per me non sono tali, e' come se andassi ancora a scuola, al mio super liceo classico "Dante Alighieri".
Viva la cultura!

SESSO BATTE POLITICA 1 a 0

Pare che molti maschietti non sappiano resistere ai loro piu' bassi appetiti. Scandali sessuali stroncano carriere lanciatissime. Accade in genere a uomini potenti e molto impegnati, a maschi stressati e a uomini di successo in senso lato. Ne sono state vittime note sportivi del calibro di Mike Tyson e Tiger Wood, ma spesso chi scantona col sesso e' un politico e poi , chi piu' chi meno , ne fa le spese. L'opinione pubblica infatti non perdona e se non sempre vi sono conseguenze famigliari (le mogli spesso assolvono e benedicono per salvare la faccia e la carriera del fedifrago maritino) e giuridiche penali, conseguenze politiche, caratterizzate da un calo di consensi si fanno apprezzare molto spesso. Clinton, Splitzen, Berlusconi, buon ultimo il francese Strauss Kahn, fermato oggi all'aeroporto di NY, per tentata violenza sessuale ai danni di una cameriera di hotel, ne sono un esempio. Ma vi sono esempi illustri anche nel nostro passato, senz'altro piu' moralista e bigotto. Il presidente Kennedy andava pazzo per Marilyn e non solo, anzi confessava di soffrire di mal di testa se per piu' di tre giorni non faceva l'amore. Il ministro britannico Profumo dovette dimettersi dopo la storia di sesso e forse di spionaggio con una giovanissima; Gary Hart, nonostante la pubblica assoluzione della moglie, buona collega di Illary Clinton, dovette rinunciare alla corsa per la Casa Bianca; in Italia ne ha pagato le pene Marrazzo, governatore del Lazio dimissionario, pare poi abbandonato anche dalla moglie giornalista Roberta Serdoz. Il nostro premier fa lo slalom tra questi pasticci che, se non altro, gli costeranno un divorzio milionario. Mi chiedo: e' un grazioso vizietto, una scusabile debolezza o fa parte di una sindrome da potere e stress?

La cronaca morbosa

Trovo morbosa la maniera con la quale alcuni giornalisti o pseudotali si attacchino agli ultimi drammatici casi di cronaca nera italiana.
Mi riferisco ai tristi omicidi di Sarah Scazzi, di Yara Gambirasio, di Melania Carmela Rea, per citare gli ultimissimi casi. Lo stesso era accaduto per il piccolo Samuele nel 2002. Povere vittime, giovanissime vite spezzate in situazioni diverse, a causa delle piu' svariate congiunture e accomunate dalla morbosa attenzione di programmi tv che continuano ad imbastirci su puntate su puntate, spesso ripetitive, incompetenti, con "opinionisti" che tutto sono fuorché esperti, ma piu' probabilmente gente che va in tv a dire la sua perché fa un po' di audience,dietro pagamento di un gettone fisso di presenza. Spesso vedo e sento questi cinici sapientoni sparare sentenze che i giudici faticano anni per emettere o, ancor peggio, accusare piu' o meno apertamente gli investigatori di errori, lentezze, incongruenze. L' unica incongruenza a me sembra proprio questo accanimento mediatico di fronte alla sofferenza e alle miserie umane. Sarebbe meglio, dopo la doverosa informazione, un po' di silenzio e di dignità.

Passione scarpe II

Ho comprato le MBT. Costano un occhio, e' vero, ma non piu' di un paio di Hogan o di Paciotti. Ne ho letto parecchio. Pare che la struttura basculante della suola, brevettata da un ingegnere, dovrebbe aiutare la postura, la schiena, l' equilibrio e così attivare in continuazione muscoli un po' intorpiditi. Stranissime ai piedi, non belle, le provo e poi scriverò a riguardo.

La costruzione del giallo IL CASO DI ROCCAVENTOSA III

..... dicevo ieri od oggi? Ieri, subito dopo la seconda guerra mondiale. Anni cinquanta, ricostruzione, povertà, gente semplice e vera, valori.
Dove? In Italia, nelle varie regioni, anzi nella provincia italiana, a partire dal sud, il mio sud. Chi? Innanzitutto il protagonista e poi i suoi tanti collaboratori, i sospettati, il colpevole, la sua eterna fidanzata Maria che lo ama e lo aspetta, scrivendogli struggenti lettere d'amore. Il protagonista, il commissario Sandro Costa, e' un giovane poliziotto napoletano, fresco di accademia. Il primo incarico lo espleterà in Sicilia, vicino Agrigento , poi sara' trasferito, dopo un triennio tosto di lotta alle cosche, in Abruzzo, a Roccaventosa, paese ove si ambienta la sua prima avventura letterario-investigativa.
La creazione del protagonista e' un omaggio a mio padre, si chiama Sandro come il mio papa' , e' bello, alto, moro, corteggiato, serio, ligio, severo eppure leggero, affabile, piacente quanto lui.....

venerdì 13 maggio 2011

CAMBIO LAVORO

Sono stanca, stanca di fare sempre le stesse cose. E a dispetto di quanti si lamentano -e giustamente- della precarietà, mi piacerebbe cambiare lavoro. Fare quello che faccio, non mi gratifica più. Nè economicamente, nè professionalmente. E' vero, il mio lavoro è dignitoso, decoroso, è quello per cui ho tanto studiato, ma credo sia legittimo, dopo anni ed anni, voler cambiare.
Per vent'anni circa ho studiato, da circa diciotto lavoro. Ho assecondato tutte le aspettative che gravavano su di me, da parte della famiglia, di me stessa, della società in cui vivo. Ora ho bisogno di una boccata di aria fresca, sono stanca di uffici, scale, carte e scartoffie. Mi piacerebbe poter scrivere a tempo pieno e guadagnare scrivendo o avere un'attività commerciale, imprenditoriale. Ma come è complicato! Se solo lo dicessi a casa, si scatenerebbe il finimondo. Sì, perchè tutto sommato adesso i conti tornano e si va avanti, anche se tra mille impegni diversi.
Vedremo, forse un giorno avrò un'idea buona o semplicemente troverò il coraggio di buttare tutto all'aria e ricominciare da capo a quarantanni e più!

martedì 10 maggio 2011

La costruzione del giallo IL CASO DI ROCCAVENTOSA II

La costruzione del mio giallo è iniziata per gioco, ma anche con molta intenzione. Le due cose possono sembrare antitetiche. Intanto devo dire che amo molto leggere e che il genere giallo, esteso al legal thriller e allo spy, è il mio preferito. Ho cominciato da "bambina" coi fumetti di DIABOLIK, che divoravo e collezionavo. A proposito .... l'anno prossimo il fumetto giallo o noir delle due geniali sorelle Giussani, compie 50 anni! Lo festeggeremo!
Beh, dicevo, il mio giallo .....
Ho cominciato a lavorarci su di fantasia. Dove, come, chi? Quando ambientarlo ? Oggi o ieri? ho deciso: meglio ieri. Più atmosfera, meno complicazioni tecnologiche, niente computers o DNA, niente tecnologia, che uso ma non conosco .....
(segue, che balle, supermamma deve preparare la pappa, stanno tornandooooo!!!)

QUALCOSA PER ME

Bisogna cercare sempre di iniziare la giornata parlando con se stessi, guardandosi allo specchio e facendo qualcosa per sè. Io stamattina, dopo la colazione, l'accudimento dei piccoli e i servizi in casa, ho fatto un'ora di ginnastica posturale. E' una ginnastica dolce, respiratoria, che rilassa e allevia i problemi ed i dolori posturali di schiena, anche, bacino. Naturalmente ci vuole un po' di pratica, all'inizio è bene farsi seguire da un esperto, ma col tempo si può proseguire da soli, dinanzi ad uno specchio, stiracchiandosi per bene, allineando le membra in maniera simmetrica. Esistono più tipi di ginnastica posturale, come del resto esistono molteplici tipi di allenamento del corpo, a seconda delle esigenze, dell'età, delle capacità fisiche, del tipo di risultato da raggiungere. Di recente ha avuto molto successo il pilates, che è altrettanto dolce e riequilibrante. E' bene frequentare palestre con istruttori esperti, ma in caso di mancanza di tempo ci si può attrezzare da soli con libri, riviste, manuali, CD o tivvù. Ho scoperto da pochi giorni un canale di Sky, mi pare il 138 o il 139, chiamato YOU AND ME, che trasmette ventiquattro ore di svariati allenamenti: yoga, step, danze caraibiche o indiane, aerobica, ginnastica, pilates. Appena ho un po' di tempo accendo la tivvù, sintonizzo il canale, stendo un tappeto e via. Amarsi e far del bene a se stessi è facile se lo si vuole fortemente!
Ci attacchiamo così tanto alle cose! Cose che ci ignorano e che sono destinate a sopravviverci. Perché siamo fatti anche noi di materia e possedendo la materia ci affermiamo nel mondo, laddove dovremmo solo usare le cose, con estremo distacco......

lunedì 9 maggio 2011

Trovare la propria strada e' come trovare un ago in un pagliaio.
Lo sanno i ragazzi, gli adolescenti in crisi e i Peter Pan di ogni eta' . La vita e' un percorso tortuoso e a ostacoli. Non sempre le occasioni corrispondono ai desideri o alle attitudini o alle inclinazioni, talvolta segrete anche a noi stessi, ma non bisogna mai smettere di cercare e di ascoltare la voce che dentro di noi chiama alla felicita', alla realizzazione dei propri talenti. Tante sono le cose che durante la via aiutano o allontanano dalla meta, la famiglia, la società, le aspettative che gli altri, ignari e stolti, ripongono in noi e dalle quali rischiamo di restare schiacciati. Ma bisogna continuare a cercare, ad elaborare la realtà, a crescere, ......
Ancora piu' difficoltoso e doloroso e' imboccare una strada e sentire a meta' di aver sbagliato. Fermarsi, ascoltare la voce dentro, avere il coraggio, la forza e la possibilità di cambiare. Di mettere un punto, di fermarsi a riflettere, di prendersi un anno sabbatico. La quotidianità ci inghiotte, ci assorbe, ci fa schiavi di altre esigenze. E così in giro si vedono piu' visi lunghi, delusi dalla vita e da se stessi, che uomini e donne felici.
Ma la vita di ognuno e' un'opportunita'troppo unica e preziosa per sciuparla così, lasciando appese a un filo di rimpianti, di se e ma le proprie pulsioni piu' intime e vere. Coraggio, coraggio e chiarezza, questo ci vuole!
Quanta malinconia provo per i dissapori con le le persone cui voglio bene!
Le incomprensioni, le aspettative deluse, le realtà interpersonali nuove mi fanno star male.
Mi ripeto sempre che devo trovare un centro di gravità permanente, solo dentro di me, senza nutrire troppe speranze e aspettative dai rapporti con gli altri, ma è difficile riuscirci.
Mi sento sempre in serie B nei rapporti con gli altri, ogni volta viene qualcuno prima di me e il mio bisogno d'amore ne resta frustato, nonostante l'età. C'è solo la consapevolezza, che da giovanissima non avevo, che il dolore e le cose passano.

mercoledì 4 maggio 2011

ATTRAZIONE FATALE

Una mia cara amica, pediatra dei miei bambini, donna molto graziosa, fine, colta, piccolina, si chiede perchè si "innamorino" di lei solo idraulici, operai, elettricisti e giardinieri. Solo questa tipologia di maschio italiano le fa il filo, mai che le capiti un collega, un avvocato, un ingegnere, insomma un uomo istruito più o meno come lei, con il quale condividere delle ..... come dire, affinità elettive.
Beh, non so proprio  cosa risponderle. Al collega risulterà banale o forse eserciterà lo stesso tipo di fascino che sulle intellettuali esercitano muratori muscolosi e sudati o camionisti tatuati in canottiera.
Si sa, gli opposti si attraggono!

DONNE E MOTORI

Donne motori son gioie e dolori, ovvero donna al volante, pericolo costante e nel mio caso è proprio così.
Ho preso l'ennesima "botta" alla macchina!
Mio marito è disperato, ma io glielo dico sempre che mi dovrebbe accompagnare!
Sono distrattissina alla guida. Guidare non fa per me, sempre a pensare, a canticchiare, a scrivere, a telefonare, a lottare coi bambini che in macchina fanno di tutto, circoscritti nel sedile posteriore o addirittura nel portabagagli (per gioco!) fanno wrestling, judo, lotta greco-romana, ......
Abbiamo provato anche con un auto che fa bip bip quando c'è un ostacolo, ma niente, lo stereo è a tutto volume!
E così oggi tampono, domani striscio, una volta vado nel fango, un'altra esco prima che il cancello si apra, un  giorno non vedo un lampione, un altro mi dà fastidio una fotocellula o una panchina nuova. Insomma, la strada è piena di pericoli e imboscate tutte per me.
Ed è così che il mio Lui si è deciso a regalarmi una convenzione col carrozziere!!!!

E proprio vero, CHI DICE DONNA, DICE DANNO!

domenica 1 maggio 2011

Il viaggio continua .......

Mantova, Modena, Bologna. Una grande stazione. Gente, tanta, di tutti tipi, di tutte le razze, di tutti colori. Silenzio. Si parla poco, ognuno e' concentrato nelle proprie cose, nei propri pensieri. Tanti chilometri, tre ore sono già volate via. Qui abbiamo fatto un altro cambio di treno. Ora siamo sull'Eurostar per Napoli. Bello, moderno, veloce, con servizio ristorante, possibilità di connessione wireless e wire. Panorama zero, nella pancia degli Appennini e' tutto buio e gallerie.
Mantova e' una bella città italiana, pulita, tranquilla, civile, silenziosa, ospitale, garbata. Poche decine di migliaia di abitanti, parecchi stranieri, strade selciate, traffico limitato. Profilo dolce e raffinato, adagiato sul lago. Entrando in città con l'auto, in arrivo dall'autostrada, il panorama e' bellissimo e suggestivo.Ora invece, dopo averla salutata, la sto lasciando in treno. La strada ferrata attraversa la pianura padana estesa e fertile. Sullo sfondo campi, vigne, cittadine. Il clima e' mite. La primavera e' in boccio. Sono già a Carpi, città ricca dell'Emilia. Con l'Ipad e i giornali, mi godo il viaggio. Sono disabituata al treno dai tempi lontani dell'universita, ma il viaggio e' piacevole ed io sono in buona compagnia.