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lunedì 31 gennaio 2011

BUON COMPLEANNO BLOG!!!

Il 29 gennaio il mio blog, questo blog, ha compiuto il suo primo anno di vita.
In sordina.
Non ho avuto un attimo di tempo da mercoledì scorso per scrivervi una riga. Problemi tecnici con la telecom, l'ADSL e l'Ipad hanno contribuito.
Ma sono felice e per me l'anniversario non è passato inosservato.
Circa 1500 accessi sono un buon risultato e sono solo l'inizio.
Il primo anno ha voluto essere una sperimentazione del sistema e dei miei mezzi, sia intrinsechi alla scrittura, sia relativi alla possibile diffusione.
Il bilancio, benchè modesto, è in positivo.
AUGURI !!!!

Gli italiani e la cultura

Un paio di volte a settimana accompagno i miei figli a fare il corso di nuoto in una piscina all'interno di un bel centro sportivo. Il posto è molto carino, immerso nel verde. Ci sono campi da tennis, da calcio e calcetto e un paio di piscine. All'esterno vi è un ampio parcheggio, con zone relax, panchine, sedie, tavoli. All'interno c'è la zona bar, la sala tv con telecamere a circuito chiuso che ci rimandano le immagini dei nostri piccoli atleti, la zona conversazione, il ristorante- pizzeria. Insomma, è un bel posto, confortevole, sempre ben pulito, curato, con addobbi a tema in tutte le stagioni (per Halloween il centro si era tinto di arancione e riempito di zucche, per Natale si era colorato di rosso e i gestori avevano organizzato un torneo con gare, premiazioni, gadgets e quant'altro).
Giovedì scorso, mentre ero lì in attesa, ho riflettuto sul fatto che mancasse del tutto un giornale, una rivista, un libro, uno scritto qualsiasi. Ho riflettuto che la cultura e la lettura in Italia, spesso, sono sottovalutate.
Anche in un posto in cui si cerca di coccolare i clienti con varie amenità, non sfiora minimamente l'idea che un quotidiano possa essere più gradito della radio in sottofondo o della tv sintonizzata su canale 5 su Uomini e donne......

mercoledì 26 gennaio 2011

Quante cose da fare, quante cose da leggere ......
Ovunque carte. Ho libri, giornali, riviste sulla scrivania, in bagno, sopra e sotto il comodino, al quale ho aggiunto anche un tavolo ad hoc, in macchina, in borsa. Ovunque butto un'occhiata, prendo uno spunto, faccio una pausa. Ho tanto da fare. Forse un giorno rimpiangerò tutta questa attività, sarò vecchia sola, in pensione, annoiata. Chissà .....
Per adesso vorrei che le mie giornate fossero lunghissime per poter far meglio il mio lavoro, scrivere il romanzo che ho in me, badare un po' alla casa, seguire di più i ragazzi e aver cura di me. Spero che questa tavoletta (l'ipad) mi aiuti. Quando l'avro capita meglio collaboreremo. Ora, invece, non mi mette gli accenti, non mi fa il corsivo ed io, oltre tutto il resto, mi arrabbio ......

martedì 25 gennaio 2011

CON CHE FACCIA!

Spesso vedo volti di donne in età, in tv o sui magazines, completamente trasformati e rifatti.
Sono attrici, presentatrici, cantanti. Donne che lavorano e vivono nel mondo dello spettacolo, dello star sistem. Belle donne o ex belle che lavorano anche grazie al loro aspetto, alla loro avvenenza.
Molte accettano l'idea del tempo che passa, che trasforma tutto e in primis noi.
Un esempio vivente di questa scuola di pensiero  mi sembra la Cardinale. Bella sempre, ma invecchiata e segnata dagli anni. Ben truccata nelle occasioni ufficiali, elegante, magari con occhialoni scuri, ma serena e dignitosa nei suoi molti anta.
Molte altre, credo la maggior parte, sono competamente sfigurate. Qualche buon lifting in giro c'è. Ma il più delle volte è un fiorire(?) di labbra a canotto, visi tirati e gonfi, fronti immobili, paralizzate dal botox, zigomi sporgenti, nasini alla francese.
 Tra l'altro, credo,  che tutti questi interventi siano da vicino molto più evidenti che visti dalla tv. Perchè malfatti o esagerati o semplicemente non concordanti con tutto il resto: mani avvizzite e macchiate, colli rugosi, decoltè ispessiti dal sole, andature meno elastiche di un tempo, capelli spenti e senili.
E se questo è vero, queste signore si trasformano in caricature di sè, in donne e persone che non accettano il passare degli anni, il decadimento ineluttabile del corpo, la trasformazione del nostro involucro insieme al nostro animo, alla nostra essenza, alla nostra esperienza che cresce. Quindi, ai miei occhi, divengono un po' inadeguate e irrisolte.
Come donna vorrei anch'io restare sempre giovane e carina, ma credo che non mi affiderò a queste pratiche.
Cercherò di avere uno stile di vita sano, di mangiare poco, di fare un po' di moto, di fare yoga, meditazione, posturale, massaggi, cure estetiche. Certo ora non ho proprio tempo, invece dovrei cominciare a dedicare più tempo al mio corpo e alla mia salute, ma il lavoro, la casa, i figli hanno di me la miglior parte.
Ad ogni modo, credo che dovremmo  cercare di accettarci  e di puntare su valori meno evidenti ed effimeri.

lunedì 24 gennaio 2011

DONNE D'ITALIA, SVEGLIA. INDIGNAMOCI TUTTE!

Tutte le donne di Italia dovrebbero indignarsi e chiedere, pacificamente, ma con fermezza, le dimissioni del premier. Nessuna italiana dovrebbe piu' votarlo in futuro.
Mi stupisce che vi siano ancora donne indulgenti o indifferenti.
La mobilitazione, ripeto, pacifica dovrebbe essere generale o perlomeno massiccia.
Non possiamo accettare supinamente che le donne vengano considerate solo un corpo fatto ad uso e consumo del piacere maschile.
Donne di destra, mamme, donne cattoliche, sveglia!
Io mi ribello, laicamente, a quest'idea che sta passando che l'Italia sia una specie di paese delle banane, un paese drive in, una nazione ridotta al velinismo.
Le donne che hanno combattuto per conquistare il diritto al lavoro, allo studio, al voto, all'indipendenza economica si staranno rivoltando nelle tombe. Siamo regrediti.
Mi meraviglia la leggerezza con la quale questo "sistema" stia passando nell'Italia della DC, della Chiesa Cattolica, delle mamme "mammone" e protettive.
Ritroviamoci, riprendiamoci tutto il peso delle scelte difficili, dello studio, del merito, del lavoro, della dignità di donna e persona.

domenica 23 gennaio 2011

I pericoli del Web

E' bellissimo potersi connettere ad Internet in ogni momento, ricercare ogni cosa senza il supporto di una voluminosa enciclopedia cartacea, fare ricerche su Wikipedia, che adoro, o con l'aiuto di un qualsiasi motore di ricerca, mantenersi in contatto con gli amici con Facebook, cinguettare su Twitter, mandare mail con i sistemi di posta certificata, poter accedere alle Publiche Amministrazioni, poter inviare informative in via telematica, fare pagamenti, eccetera eccetera, ........
Ma nell'utilizzo della tecnologia informatica vedo anche un grosso rischio, per i giovani e per le famiglie.
Questi strumenti prendono maledettamente. Attraggono, calamitano la nostra attenzione.
Vi sono persone che si sono ammalate di una sorta di dipendenza. Trascorrono ore ed ore dinanzi al pc, trascurando il resto.
Giovani "drogati" che giocano per pomeriggi interi, sottraendo tempo allo studio, allo sport, alla vita all'aria aperta, fuori casa.
Donne, madri di famiglia, che restano fatalmente attratte, che nei social network trovano compagnia e situazioni affettivamente ed intellettualmente più semplici, che finiscono col trovare i questi sistemi una via di fuga dalla realtà rischiando di mandare all'aria belle famiglie con figli.
Credo che bisogna quindi usare la tecnologia autolimitandosi, stando molto attenti agli eccessi, mantenendo sempre il contatto con la realtà e soprattutto il contatto diretto, fisico e non virtuale con gli altri.
Il rischio, diversamente, e' quello dell'alienazione.

sabato 22 gennaio 2011

LIBERO PENSIERO

E' bellissimo poter esprimere, in ogni momento della giornata, in ogni attimo della mia vita super impegnata e poliedrica il mio PENSIERO LIBERO, con la  scrittura e il mio stile personale attraverso  il  blog.
E' come una splendida giornata di sole che si apre su di un panorama unico e sempre nuovo.
Questa grande possibilità la devo solo alla tecnologia e a me stessa, alla mia cultura, alla mia intelligenza, al mio modo di essere e ragionare di sempre, senza arrendemi mai, senza cedere al conformismo, alla routine, alla passività.
Ne sono convinta, bisogna correre, sfidare il tempo che fugge via e  tenta inesorabile di annullare, di annichilire tutto. Evoluzione, crescita, equilibrio, sentimenti, tradizione, valori e novità. Questo mi anima.
E in questa attività posso mettere tutto: l'amore stragrande che ho per i miei figli,  la passione per il mio lavoro, le problematiche di ogni giorno, le aspirazioni e i sogni da raggiungere, i miei pregi e i miei difetti .....
Spero diventi sempre più importante, spero che gli altri vogliano leggermi e commentarmi e riconoscersi nelle cose che scrivo.
Questo è quello che davvero voglio fare, anche senza gli schemi dello scrivere classico, senza tracce, senza forme prestabilite.
Idee, pensieri, sensazioni nero su bianco, in volo nell'etere, alla portata di tutti. 

venerdì 21 gennaio 2011

VIVA L'ITALIA

Credo sia veramente sterile, generico e sciocco parlare della produttività italiana, prendendo ad esempio o tracciando paralleli con l'economia tedesca o cinese.
Questi, come altri, sono popoli radicalmente diversi dal nostro. Hanno una disciplina, un modo di intendere la vita e il lavoro che rende impossibile fare paragoni calzanti.
Per  loro rigore, regime, clima, tecnologia dettano regole che qui non vigono.
L'Italia deve crescere in quel che le appartiene da sempre, senza credere o sperare di potersi avvicinare alla precisione svizzera, o al rigore e alla produttività cinesi, o  alla tecnologia tedesca.
L'Italia è stata ed è ancora il paese del sole, del mare, del turismo, dell'antica Roma Caput mundi, della Magna Grecia, dell'arte del Rinascimento, della moda, delle calzature fatte a mano, dei navigatori, dei poeti, dei ricercatori, degli scienziati geniali e della creatività.
Credo che il segreto per crescere stia nel potenziare queste risorse: continuare a produrre in Italia moda pret à porter e alta moda, continuare a fabbricare scarpe di vera pelle e  cuoio in maniera artigianale ed unica, finanziare la ricerca, manutenere i nostri monumenti perchè l'Italia è un museo a cielo aperto.
Questo ci rende davvero unici e su questo bisogna lavorare per far aumentare lavoro, benessere e PIL.
Venerdì. Un'altra settimana volge al termine. Il tempo corre veloce. Stamattina c'era un po' di sole. Adesso piovigina. Il caso Ruby e i funerali del povero alpino sono sulle prime pagine dei giornali. Vi è qualche connessione tra le due cose? Forse sì. Il Premier aveva annunciato la sua presenza alle esequie, poi ha mandato Letta. Chissà, forse temeva fischi e contestazioni?
Povera Italia!

giovedì 20 gennaio 2011

GIOVEDI' GNOCCHI .....

.... una volta!
I giovedì di supermamma, invece, sono ben diversi.
Sempre i ritardo. Di corsa al lavoro, a far la spesa e le varie commissioni. Al rientro a casa, un po' per la guida sempre distratta, un po' per la pioggerellina sottile o forse solo per una macchia d'olio sull'asfalto ..... ho preso una bella sbandata. Ho tolto subito i piedi da tutti i pedali e via. Ho ripreso il controllo e sono tornata a  casa sana e salva. Come spesso accade, ho dovuto preparare due pranzi per soddisfare le esigenze di tutti, pasta al sugo per i ragazzi, minestrone col riso per mamma e papà, carne in padella con "scarpetta" per tutti. 
Rifatta la cucina, ho preparato gli zainetti e tutti i miei bricconi sono andati in piscina per i nuoto.
Io, invece, sono andata a scuola per un colloqui dalle maestre di Francesco.
Son tornata al lavoro per finire un articolo e ora li aspetto per andare dall'oculista ......
Poi correremo a casa a fare i compiti.
Potrò rilassarmi un po' solo stasera, con le mie letture e Santoro in TV.
Altro che gnocchi .....

CHE STRESS IL SESS

Povero Premier!
Ma ve lo immaginate come deve sentirsi il nostro Silvio?!
Il mondo sulle sue spalle!
Le aziende, i milioni, i miliardi, le tasse, i magistrati, gli amici, le accuse, la riforma di tutto il sistema Italia, le TV, i giornali, Santoro, Travaglio, Vauro, Repubblica, De Benedetti, tutti i suoi lodi, il processo Mills, quello Mediatrade, la separazione onerosa dalla moglie Veronica, cinque figli, i nipoti, i finti amici, le Ministre, Apicella e le canzonette, la statuetta del Duomo in fronte, .......
Ed ora anche   il Sexigate! Tapino Clinton di noi altri, senza una Illary a difenderlo e sostenerlo.
Un uomo solo.
Sicuramente molto forte, molto strutturato, ma  esausto.
Raccolga l'invito di molti: si ritiri a vita privata all'estero, come fece il suo amico Craxi, e riposi tranquillo, godendo le sue fortune ............

LA MIA TESTA E' TUTTA MUSICA .....

Mi sto avviando per una china pericolosa, incognita eppure nota, scivolosa ed  invitante .....
Ciascuno di noi vorrebbe vivere lo spazio limitato del tempo che gli è dato al meglio, facendo esperienze, provando emozioni, vivendo affetti. Così son io perlomeno.
Non mi arrendo alla banalità, alle abitudini, al calduccio tranquillo della sicurezza.
Amo avventurarmi per lande ignote e sconosciute alla ricerca dell'imprevisto  imprevedibile.
Sennò che vita sarebbe?
Non si può vivere  come leggendo un libro già letto o vedendo un film già visto, per quanto gradito.
Il nuovo incuriosisce ed attrae.  Inquieta sempre. Suscita in me grovigli di emozioni, di pensieri, di pulsioni primitive eppure rarefatte dall'acculturazione e dalle idee.
La vita è come un viaggio su di una strada con tanti bivii (le scelte), a volte tortuosa, a volte pianeggiante, altre dissestata. Bisogna ogni volta decidere che direzione prendere, ricalcolare la rotta.
Può accadere che, correndo in auto, sulla via della vita si abbia come una folgorazione, un'immagine.
Un bosco di larici,  una cascata,  un lago, un tramonto, qualcosa che distrae e attrae.
Che fai, non ti fermi a guardare? Tiri dritto per la strada segnata?
Io quasi quasi faccio una sosta nell'oasi. Poi accada quel che accada!  

mercoledì 19 gennaio 2011

LO SCANDALO BERLUSCONI

Sono indignata e arrabbiata per le continue storie e storielle di B. (non voglio neanche nominarlo)!
Mentre c'è la crisi, la disoccupazione, un ragazzo su cinque, tra i 15 e i 29 anni, che non lavora e non studia, un giovane su quattro disoccupato, una povera Italia di disservizi e monumenti che crollano, un altro morto in Afghanistan, noi, tutti i giornali e tutte le TV che facciamo?
Parliamo di Silvio, di Fede, di Lele Mora, di Ruby, della Minetti, di D'Addario, di Noemi!
BASTA !!!!!
Scuotiamoci dal torpore, dal sonno, dall'accidia, dall'abitudine, dalla passività !
Vogliamo un Governo ed un Premier serio!
Ma i suoi, i Ministri, i consiglieri, gli amici, i figli non ci parlano? non lo consigliano? possibile che in questo bailamme solo la moglie Veronica abbia avuto il coraggio di risollevarsi, di abbandonarlo, di parlare di dignità?

martedì 18 gennaio 2011

LE REGOLE

Ritengo che sostanzialmente le varie  regole del vivere umano, siano esse religiose, morali o giuridiche, si equivalgano tra loro, con i dovuti accomodamenti e la varie relativizzazioni.
Non rubare, non uccidere, non desiderare la donna d'altri, rispetta il padre e la madre, .....
Pressocchè tutti i comandamenti cristiani sono trasfusi nei codici penali, nelle norme giuridiche statali, tutelati  da pene e sanzioni. Le stesse regole, forse in maniera meno stringente, sono anche codici morali ed etici.
Certo, i valori cambiano, con l'evoluzione, col progresso; mutano a seconda delle latitudini e del livello della civiltà, ma sostanzialmente si equivalgono ed hanno un significato essenziale: quello della tutela del singolo inserito nella società. 
Anticamente esisteva una sola regola, la legge del più forte e dell'egoismo, teorizzata già da Plauto e ripresa da Hobbes : homo hominis lupus.
L'uomo è lupo per l'altro uomo e  chi è più forte comanda.
Ma tale regola, primitiva e fondamentale, ha trovato dei temperamenti con la maturazione  del vivere sociale e con la formazione degli stati di diritto e delle democrazie.
L'essere umano non può vivere in costante atteggiamento di difesa o sfida.
Si nutre e si realizza nel sociale; anche il più forte ha bisogno di relazioni, di approcciarsi all'altro con sentimento, con fiducia.
Ma i sentimenti non bastano. Allora sono nate le regole e le sanzioni per farle rispettare: sanzioni penali nel diritto, paura di dannazione eterna nelle religioni, riprovazione sociale nell'etica.
Ma, sostanzialmente, le regole si equivalgono e possono essere sintetizzate efficacemente in un principio, quello della reciprocità: non fare all'altro quello che non vorresti fosse fatto a te.

Per il resto ritengo che la miglior morale sia la natura. Seguire e comportarsi secondo natura, mi pare una  buona regola universale. Secondo natura e secondo coscienza che, per semplificare, ad esempio con i miei figli quando suggerisco loro la condotta più giusta, è sentire l'occhio degli altri dentro di sè per guidare i comportamenti anche più intimi ed essere degni e sereni.

lunedì 17 gennaio 2011

domenica 16 gennaio 2011

LA MIA DOMENICA

Sveglia comoda, colazione, fb, blog, Francesco -che deve fare la comunione e il catechismo a messa-, compiti (per via dei miei bricconi è come se fossi ripetente tre volte tre), giardinaggio, pulizie, pranzetto in famiglia e lettura dei giornali.
Una bella giornata tra pigrizia e doveri familiari, riflessioni e progetti per la prossima settimana, lettura e scrittura, figli e tv .......
Il marito c'è ma non si vede !!!!!

ACRONIMI

Vi sono degli acronimi che ci tormentano. Ci vorrebbe sempre una guida al seguito per comprenderne il significato.
Gli acronimi sono, in realtà, le abbreviazioni, le sigle.
Il termine deriva  dal greco, da due parole, akron , estremità e onoma, nome, dunque il nome dagli estremi, dalle iniziali.
Forse i più diffusi o usati sono quelli politici, insieme a quelli geografici ed  economici . Molti oramai sono in inglese e di uso corrente, tipo  pc che sta per personal computer o faq, che sta per domande ricorrenti su un certo argomento, ovvero frequently answers questions.
Alcuni possono trarre in inganno e il significato va evinto dal contesto. Penso a SpA,che per i più sarà solo Società per Azioni, ma per i più colti, per i salutisti, per chi ha studiato il latino è anche salus per aquam, dunque le spa sono le terme, i centri benessere. A scuola abbiamo imparato ONU, NATO, USA, URSS..........
Il TG, telegionale, di tutte le emittenti o di mamma RAI, Radio Audizioni Italia, ci ha insegnato a preoccuparci del  PIL, prodotto interno lordo, degli indici diffusi dall'OCSE, delle vicende tra DC e PCI, PSI , PRI e  PR, poi tra  DS, PD, IDV, FLI, UDC e talvolta CEI......
Internet aiuta. Basta cliccare la sigla su un motore di ricerca qualsiasi e il gioco è fatto. L'arcano è svelato. Ma conoscere a memoria il significato di un buon numero di acronimi, specie quelli di uso più comune e attinenti la propria attività è meglio.
Morale: le semplificazioni a volta ci complicano la vita .....

sabato 15 gennaio 2011

ORDINE

   Per gran parte della mia vita sono stata  quasi ossessionata dall'ordine. Dopo i primi anni piuttosto spontanei e disinvolti e un'infanzia allegramente disordinata, ho mutato scuola di pensiero, anzi comportamento, perchè l'ordine ossessivo non si sceglie, non si gestisce, ma ci si impone. 
    Nei primi anni di matrimonio, ad esempio,  tendevo ad avere la casa in un ordine perfetto ed asettico. Ero sempre in attesa di visite e mostravo la mia casa rassettata, tirata a lucido, senza un impiccio, un giornale, una cosa qualsiasi buttata là. Ho cercato di capirne  il perchè: era come se la mia casa dovesse rappresentarmi, come se volessi mostrare la parte migliore di me, quella irreprensibile, precisa, affidabile. 
  In genere, l'esigenza di ordine è il bisogno di ammantare con una bella coperta, con l'apparenza  il disordine che c'è sotto. E' un modo di sedare le proprie emozioni, di scaricare l'ansia, di far ordine per quel che è possibile nella propria vita incasinata, lasciando esattamente tutto com'è.

SCRIVERE parte II

Ho sempre avuto l'impressione che scrivere mi allontanasse dalla realtà, mi tenesse chiusa nel mio mondo, lontano dalle cose prosaiche e concrete. Perlomeno un certo tipo di scrittura, quella più intimistica, poetica, filosofica, riflessiva. In effetti è così. Allora per anni me ne sono astenuta. Sacrificandomi. Ho fatto come una cura di concretezza. Ho studiato, mi sono laureata, ho fatto dei colloqui, degli esami, un concorso. Ho iniziato a lavorare. Mi sono sposata . Ho avuto ben tre figli. Non ho dormito notti intere tra poppate e pannolini.  Ma è impossibile imbrigliare la natura e vincere se stessi. Il mio istinto si ripropone ed eccomi qui. Ora anche la tecnologia mi è d'aiuto. Non l'avrei mai immaginato. Ho fatto orgogliosamente il liceo classico, faccio ancora -per quel che è possibile- l'etimologia di ogni parola, non capisco nulla di computers, ma mi sono "costruito" un blog tutto da sola. Scrivo quando voglio e i miei pensieri volano nell'etere, eterni, definitivi, alla portata di tutti, globali.
La soddisfazione che me deriva talvolta è pari al pathos intenso che si sviluppa in me esautorandomi di volontà.

venerdì 14 gennaio 2011

UFFA!

Oberata, indaffarata, incasinata, distratta, presa, con la testa sempre altrove.
Mi capitano giornate in cui vado al lavoro e penso alla casa, sto coi figli e il lavoro mi chiama, vado dal pediatra e mi telefona mia madre con le sue necessità, prendo un caffè al bar dopo il lavoro, mi scade il grattino del parcheggio e prendo una multa, vado a farmi i capelli e mi viene l'ansia perchè -con tutto quel che ho da fare- mi sembra tempo perso o rubato a cose più importanti.
Vorrei riprendermi il mio tempo, la mia vita; sottrarla a questi ritmi forsennati che non pagano. Ma non so se riuscirei a vivere diversamente. Sono entrata pienamente nell'ingranaggio infernale della routine, della modernità, della fretta, della tecnologia, della produzione.
Cerco di calmarmi e di ripetere i miei mantra: occuparmi delle cose e non preoccuparmi; essere qui ed ora, concentrarmi sul presente; guardarmi allo specchio serena la mattina e decidere "cosa è più urgente?" e fare quello e solo quello e non pensare al resto. Ma poi ci sono gli imprevisti ...... Sempre e comunque e i buoni propositi crollano.
Un giorno riuscirò ad interiorizzare che il mondo e la vita sono al contempo caos e magia.

giovedì 13 gennaio 2011

CHE SERATA!

Dopo il lavoro sono tornata a casa in fretta e furia. Paola è a letto malata: febbre alta e mal di testa. I cuccioli finora resistono, ma son stanchi e capricciosi. Le vacanze invernali, lungi dal ristorarli, li hanno demotivati. Non riescono a riprendere il giusto ritmo a scuola. Che fare per cena? Ho optato per un brodino vegetale con pastina, che hanno rifiutato quasi del tutto, patatine fritte e bocconcini. Come seconda opzione (devo sempre proporre più cose) scamorza arrosto, ben abbrustolita, con la crosticina che a loro piace bella dorata. Poi bisogna riguardare tutti i compiti. Paola deve farli anche se malata. Non può restare indietro. Oggi abbiamo storia, verbi, moltiplicazioni, ........
Appena i ragazzi avranno finito, li sistemerò a letto. Al mattino fanno molta fatica ad alzarsi. Terrò in caldo la cena per il Bullo e me e ne approfitterò per stirare un po' davanti alla TV. Avvierò il pranzo per domani e rassetterò la cucina. La mia giornata dovrebbe avere almeno trenta ore !!!

mercoledì 12 gennaio 2011

LEGITTIMO IMPEDIMENTO

Perchè la Consulta ha dichiarato ammissibile il referendum sul legittimo impedimento? Perchè oggi?
Domani la Corte Costituzionale stessa dovrà pronunciarsi in merito e io spero in una decisione chiara ed univoca in virtù della quale il referendum non serva.

Che vada a farsi processare!!!

CRISI

E' triste e dura, ma credo che il modello MIRAFIORI-FIAT a breve sarà applicato a tutti noi, in tutti i settori lavorativi produttivi, nel pubblico, nel privato e nel lavoro autonomo.

SCRIVERE

Scrivo. Scrivo quando ho tempo, quando ho voglia, quando ho l'ispirazione. Allo studio, a casa, in bagno, a letto. Ora, con l'Ipad, sarà più facile conciliare tutti gli impegni ed incastrare i miei tempi stretti stretti come un puzzle che ancora fatico a comporre.
A volte la gente mi chiede "ma quando lo trovi il tempo?". Ma in realtà è il tempo che trova me.
Sono come una gazzella che fugge nella prateria sconfinata. I pensieri mi inseguono come un giaguaro feroce che mi raggiunge sempre e mi sbrana.
E' la scrittura, le riflessioni che mi si impongono, non il contrario.
A volte è una cosa bella e giocosa, a volte è il male di vivere, sempre sono io.

PASSATA E' LA FESTA

Il Natale è passato.
Abbiamo celebrato il solito teatrino tra il sacro e il profano, con cenone, messa di mezzanotte, doni, baci, abbracci, auguri. Una festa tra affetti e consumismo, divisa a metà tra queste due anime opposte e conviventi della nostra moderna umanità.
L'albero è stato disfatto e rimesso in soffitta, il Presepe è stato riposto nello scatolone, dalle via della città sono scomparse come d'incanto le luminarie, gli auguri sono stati archiviati come un esorcisma di cui, pavidi del futuro, non sappiamo fare a meno.
Un altr'anno è incominciato esattamente come è finito il precedente e cestinare il vecchio calendario non porterà ad archiviare i guai passati, ma a fare qualche buon  proposito e qualche bilancio sì.Una pausa per riflettere. Progetti, pensieri, idee. E poi, via , al lavoro, di nuovo immersi nella routine che periodicamente va spezzata per sopravvivere.

Una fiaba

    C'era una volta una principessa scozzese che viveva ad Edimbourgh. Si chiamava Rose ed era dolce come la panna, infatti era cresciuta ad ice cream.
    Ella sognò un principe del lontano e caldo SUD, di nome Il Grande. Con la forza del pensiero lo condusse a sè e lo sposò, vincendo la sfida con le brutte e grasse Principesse Margareth e Elisabetta.
    Dall'unione di Rose con Il Grande nacquero tre meravigliosi principini: Belle, dolce e bianca come la neve, Yvette, buona come il Pan di Zucchero e Pulcherrimo, un vero Principe Azzurro.
    Essi vivevano felici nel loro giardino dell'Eden, scorrazzando lieti col loro cane Rover.
    Ma un brutto giorno Rose fu presa e morì.
    Il povero Grande principone non sapeva come fare: i tre principini piangevano notte e dì e volevano la mamma, volevano giocare, mangiare, andare a scuola, avere ogni giorno abitini puliti e dolcetti deliziosi.    Il  Grande, per quanto grande fosse, non riusciva da solo ad accontentarli. Allora andò da Cassandra, nel Bosco della Cesa deli Asini, per essere consigliato. Questa non esitò e disse: "Grande, è arrivato il momento, volente o nolente dovrai risposarti. Non preoccuparti, Rose dal cielo non si dispiacerà se seguirai i miei consigli. E anche i principini piangeranno solo un po' e poi saranno di nuovo felici."
    "Ma io non voglio," rispose Grande "ho paura di incontrare la cattiva matrigna delle favole .......".
    "No, se ascolterai me. Grimilde è in agguato, ma tu resistera.  Viaggerai sui Magici Pullman Greci e troverai la tua sposa. Si chiama Buona, ella è una plebea, non è una principessa di sangue, ma ama il blu ed è buona come il suo nome."
      Grande partì sui decantati Pullman e alla fine del  peregrinare trovò la sua Buona e la impalmò nell'ultimo giorno di aprile, dì della Festa della Primavera, lì alla Lenze del Mulino Giallo, ove decisero di vivere.
       Buona fu buona e tutti tornarono a vivere felici.
       Dopo nove noviluni il pancione di Buona si aprì e nacque una bimba : Cappuccetto Rosso. Ella, in effetti, non era proprio una principessa e per tutta la vita giocò in Serie B, ma ogni tanto ne azzeccava una e sopravvisse a se stessa, il suo peggior nemico. Una volta ad esempio salvò l'adorata nonna omonima, Cappucciona, dal cattivo Lupo di Agostino, un vicino di casa dalla pancia nera.
        Trascorsero gli anni. Alcuni sereni, alcuni grigi, altri così e così.
        Yvette decise di non sposarsi. Diventò un pezzo di pane e ogni volta, in caso di bisogno, ne spezzava un poco per gli altri. Belle incontrò un Mazzone, signore di Carpi e Katovize, lo sposò e andò come andò. Pulcherrimo, invece, ancora in fasce si unì a Camilla, ragazza con petto, cervello e capelli e con lei stette molto bene. Si moltiplicò e costruì strade, ponti e contrade. Con gli anni, in realtà, ingrassò e perse un po' di capelli, ma rimase Pulcherrimo e Azzurro così come era nato.
       Cappuccetto Cappuccetto zig-zagando andò avanti ed arrivò fino a Roma. Crebbe e si sposò con un tipastro dal nome di GATTO SILVESTRO (questi era un gatto molto strano, azzeccava garbugli, giocava a poker, a volte faceva le fusa e a volte graffiava e il tutto senza motivo). Ebbero  Pollicino, Peter e Pan e vissero come meglio poterono sulle rive del fiume stregato (dalla cognata Furiosa).

        Dopo la morte di Grande, ucciso a duello dal vile Fumone, Buona e Yvette rimasero sole nella grande casa di famiglia ove vivono ancora in onore e rispetto, a dimostrazione che il cuore e la bontà possono più di ogni fausto o infausto destino.


E QUESTA E' LA MIA STORIA ED ANCHE SE SARA' INCONPRENSIBILE AI PIU' ,  NE SONO DAVVERO ORGOGLIOSA !!!!!

martedì 11 gennaio 2011

Le vacanze sono finite. Si torna agli impegni di sempre, alla routine. Per ora sono super impegnata, oberata di cose da fare, ma carica di energie. Spero di non disperderle, con le solite modalità: rimuginare, parlare troppo, perder tempo, essere poco decisa.
Ci deve essere un modo per ricaricarsi! Non solo le vacanze, non solo dormire! Forse qualche guru indiano potrebbe insegnarci una respirazione efficace e veloce, una meditazione valida anche per l'uomo (e la donna) del terzo millennio immerso in questo pazzo mondo tecnologico-consumistico.
Beh, se questo medoto c'è, io lo troverò!

IL TEMPO

Più passa e più mi rendo conto di quanto sia prezioso.
Il tempo è uno di quei beni irripetibili e irriproducili da tenere da conto, come gli affetti, la salute, la natura.
Una volta trascorso, fuggito via, non è più recuperabile, se non nell'illusorio ricordo. Va speso bene, mai sciupato, soprattutto da giovani, quando si ritiene che sia infinito e ci si fa prendere dalla noia, dalle indecisioni, dall'accidia.
Il tempo è danaro, diceva, mi pare, Hobbes. In effetti è prezioso come il danaro, anzi di più, solo che i soldi si possono anche rifare,  il tempo no.
E' magia dell'essere, dimensione trasparente, fluido di attimi, scorrere di giorni e notti, ruota che gira in cerchi sempre diversi, nastro su cui si snoda il destino, anzi la storia dell'umanità e del mondo.

Sto spendendo bene il mio tempo scrivendo il mio blog, i miei pensieri, talvolta inutili e assurdi?
Lo sottraggo al lavoro, alla casa, ai figli, a causa di questa malattia cronica e ingravescente che per me è scrivere e pensare .........