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domenica 31 luglio 2011

Mitico bicarbonato di sodio

Il bicarbonato di sodio, comune ed economico, è una risorsa in casa: è ottimo per lavare frutta e verdura, buono in lavatrice come anticalcare, diluito in acqua per spazzolare i tappeti e ravvivarne i colori e di recente, ho scoperto, grazie alla mia amica Valeria, è uno sbiancante naturale per i denti, un economico ed efficace deodorante ascellare, un disinfettante per lavande intime. È bene averne sempre un po' in casa per mille usi.

sabato 30 luglio 2011

Le spiagge italiane e i vu' compra' II

Nuovo personaggio interessante: Tarì, in diretta da Calcutta, passando per Bergamo.
Magro, scuro, occhi e capelli neri, denti bianchissimi. Eloquio chiaro, corretto, quasi forbito, a tratti ammiccante.
"Parli molto bene in italiano, complimenti" gli faccio io, sempre curiosa, "dove hai imparato?". "
Ho avuto la fortuna di studiare, grazie a Dio".
"Quale Dio?" chiedo "Allah, Budda, Visnù?".
"Dio, Dio uno solo,tu chiama come vuoi, io prego cielo azzurro".
Touchet!
Tarì da Calcutta conosce cinque lingue, fa yoga, dipinge, vende collanine e braccialetti sulla spiaggia e ha il segreto della saggezza orientale. Complimenti, Tarī!
Ed sono sempre più convinta che la gente interessante, colta e intelligente si può trovare ovunque.
Ci sono momenti in cui vorrei stare da sola, rilassarmi, leggere, scrivere e non avere nessun tipo di problema o scocciatura. Invece no. Anche qui, al mare, in vacanza, ci sono mille fonti di disturbo: i bambini che litigano tra loro (ieri sera Paola ha suonato in testa a Francesco un poster con la foto di Andrea. Risultato: vetro rotto in mille pezzi sul mio letto!), il marito assente, i parenti in arrivo, le amiche che vogliono chiacchierare a tutte le ore, i vicini di ombrellone che invadono lo spazio, i vicini di casa che cantano e parlano ad alta voce a tutte le ore, il cellulare che squilla, ...... Basta, voglio fuggire in un'isola deserta!!!!!

venerdì 29 luglio 2011

IL DOMINIO DELLA CINA

La supremazia culturale ed economica nel mondo non ha mai la stessa casa, per fortuna, ma c'è un continuo avvicendarsi. Ne abbiamo prova ed esempio dallo studio dell'antichità. Prima l'Egitto, poi la Grecia, poi Roma, caput mundi. Nell'epoca moderna, alla supremazia della vecchia Europa si è avvicendato il prevalere netto degli Stati Uniti d'America.
Adesso il vento è nuovamente cambiato: è il momento della Cina. Producono guadagnano vendono a tutto il mondo, accontonano provviste, sono pronti ad acquistare i debiti degli altri stati, a comprare il mondo. La loro cultura è quella della iperproduzione, che però sembra ignorare i diritti umani. Importeremo anche questo tipo di comportamento e di cultura? Spero proprio di no .....

mercoledì 27 luglio 2011

PALINSESTI TV

Mentre noi siamo in vacanza o quasi, i dirigenti e gli autori televisivi preparano i nuovi palinsesti per l'autunno-inverno, stagione d'oro per la tivù.
Quando io ero piccola andavo a letto subito dopo il carosello, non esistevano i telecomandi e i più piccoli della casa (presente!) fungevano da telecomando umano. Gli adulti andavano a letto verso le dieci, massimo le undici. Il lunedì c'era il super film sul primo (RAIUNO si chiamava primo canale ed era il più visto), il martedì lo sceneggiato a puntate, il mercoledì il telefilm, il giovedì i quiz e così via. Ora la prima serata è divenuta tarda serata e la seconda serata, per me ed in genere per chi lavora e non soffre di insonnia, è notte. Sì, perché dopo i TG delle venti hanno inserito un altro programma, che inizialmente doveva essere una striscia e poi è diventato un ..... lenzuolo, che termina verso le ventuno e trenta.
Perché noi tutti fruitori della televisione non richiediamo a gran voce di trasmettere il programma più importante, quello di prima serata, verso le venti e trenta, massimo le nove?

PALINSESTI TV

Mentre noi siamo in vacanza o quasi, i dirigenti e gli autori televisivi preparano i nuovi palinsesti per l'autunno-inverno, stagione d'oro per la tivù.
Quando io ero piccola andavo a letto subito dopo il carosello, non esistevano i telecomandi e i più piccoli della casa (presente!) fungevano da telecomando umano. Gli adulti andavano a letto verso le dieci, massimo le undici. Il lunedì c'era il super film sul primo (RAIUNO si chiamava primo canale ed era il più visto), il martedì lo sceneggiato a puntate, il mercoledì il telefilm, il giovedì i quiz e così via. Ora la prima serata è divenuta tarda serata e la seconda serata, per me ed in genere per chi lavora e non soffre di insonnia, è notte. Sì, perché dopo i TG delle venti hanno inserito un altro programma, che inizialmente doveva essere una striscia e poi è diventato un ..... lenzuolo, che termina verso le ventuno e trenta.
Perché noi tutti fruitori della televisione non richiediamo a gran voce di trasmettere il programma più importante, quello di prima serata, verso le venti e trenta, massimo le nove?
La teoria della fisiognomica criminale del LOMBROSO, nel caso del bel norvegese BREIVIK, sembra aver fallito ancora. Ma pare che egli si sia fatto ritoccare chirurgicamente. Considerato il triste livello di follia, viene da chiedersi: ritoccato in meglio o in peggio?

BLOG

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Per poter scrivere bisogna molto pensare e molto leggere ........

FILASTROCCHE

ESTATE




Arriva l’estate,
che belle serate !
Che notti di fate !

Ma cosa avete,
un poco più sete?
L’oro nel campo domani si miete,
poi vi svestite
e di sasso dormite!


Che belle nottate,
che abbiamo d’estate,
con le cantate
delle cicale appena nate!


Beate, beate,
arriva l’estate!

                                                                                                     17 aprile 2009

FILASTROCCHE PEDAGOGICHE

LA REGOLA E L’ECCEZIONE


Ogni regola ha la sua eccezione:
ho imparato oggi a lezione
ed ho scritto sul mio taccuino
per ricordare sera e mattino
- che la QU vuole la vocale
perché da sola sta sempre male.
- CU è seguito da consonante,
così si sente assai elegante.
Ma il cuoco scappò via,
da scuola venne a casa mia,
con le scarpe di cuoio spesso
per cucinare il brodo e il lesso.
Adesso è sempre di buonumore,
perché in cucina ci mette il cuore!

FILASTROCCHE PEDAGOGICHE

LA FILASTROCCA DEL CUCU


Quando CU sta da solo,
il cuculo spicca il volo
In cucina trova la cura
chi vive secondo natura
La cubista balla in pista,
il cubista è un artista
Il curato di campagna
ha trovato una cuccagna
Se la sarta fa il cucito
mangia pure suo marito
Dalla culla, mia cugina,
strilla e urla, birichina
Cuffia in testa, farà festa
se sonnecchia alla finestra!
E’ complessa la cultura,
ma se l’impari non fa paura!

IL GIALLO A PUNTATE - IL CASO DI ROCCAVENTOSA - CAPITOLO III

.... segue

  Durante gli ultimi anni di regime, la caserma era stata sede di una frangia estremista della Milizia. Dal “43 la sede era rimasta vacante. Dopo la guerra, era stata comandata da un agente capo ed un assistente. C’era da fare un po’ d’ordine e, infine, il posto sarebbe stato retto da un sovraintendente di Polizia. E tanto sarebbe bastato, in quanto il posto era più che tranquillo.
  Nella città vicina c’era una buona caserma dei Carabinieri, diretta da un certo Capitano Clerici, con cui vi era buon rapporto di collaborazione per controllo del territorio, che non presentava problemi particolari, salvo qualche recente episodio di brigantaggio.
  Parlando, il tempo trascorse velocemente. Giunsero in prossimità della meta. All’orizzonte, in fondo alla strada bitumata di fresco che attraversava come un nastro grigio una bella campagna coltivata ad uliveti e vigne, svettava Monte Croce e su, in cima, si vedeva il centro abitato di Roccaventosa. Più si avvicinavano, più si distinguevano il castello, i campanili e le case che sembravano quasi scivolare giù dal pendio aspro della rocca.
  Sandro pensò che dal mare di Napoli e da quello quasi affricano di Porto Empedocle, ora era finito sul cucuzzolo di una montagna. Per fortuna era primavera. Immaginava inverni freddi e rigidi lassù.
  Ferrara ingranò la seconda e cominciò ad inerpicarsi su per la salita. A circa metà dell’erta, ad un incrocio con la strada provinciale proveniente da nord est, incrociarono un carro funebre, vuoto, cui l’agente diede la precedenza.
  Costa vedendo il carro e scorgendolo vuoto, da buon napoletano, fece i debiti scongiuri.
  Giovanni spiegò che il carro era diretto al Castello di Roccaventosa, in quanto il giorno prima era morta la vecchia principessa Clelia Papaleo.
  Raccontò che la poverina era stata trovata riversa a terra, nella serra del giardino d’inverno, dalla cameriera Rosa, che era andata a cercarla verso le sette di sera perché tardava a rientrare per la cena. L’aveva trovata morta.
  «Le mani serrate come in uno spasmo nervoso, i muscoli del collo e della testa completamente irrigiditi, tanta bava alla bocca mista a sangue, mucose rosse, povera signora. A me ha riferito tutto mia moglie che è amica di Rosa. Sa, siamo vicini di casa».
  Rosa doveva essere la classica comare di paese, un bel po’ pettegola, che aveva parlato a lungo dello spiacevole ritrovamento del cadavere con la vicina.
  Ferrara riferì tutti i particolari più per dovere di cronaca che per altro.
  Ma, alle sue parole, Costa ebbe un guizzo.
  «Bava alla bocca mista a sangue, mucose rosse! E nessuno ha pensato ad un avvelenamento?»

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martedì 26 luglio 2011

IL GIALLO A PUNTATE - IL CASO DI ROCCAVENTOSA - CAPITOLO III

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.......
  Il viaggio in treno durò relativamente poco. Sandro era abituato a ben altri itinerari. Dopo un’ora circa scese a Caianello. Lì trovò ad attenderlo l’assistente capo Giovanni Ferrara, venuto a prenderlo con la macchina di servizio.
  Continuarono il viaggio per circa un’ora, in parte sulla Casilina, in parte sulla strada statale 85, sempre in auto, fino a Roccaventosa.
  Ferrara era nativo abruzzese. Lo accolse con deferenza. Fecero le dovute presentazioni. Costa consegnò il suo scarno bagaglio al collaboratore che lo sistemò nel bagagliaio della Lancia Augusta d’ordinanza color cremisi. Quindi partirono.
  Il viaggio fu tranquillo. Il paesaggio primaverile era composto, punteggiato da poche case. Incrociarono rare auto, qualche carretto trainato da muli o cavalli, qualcuno in bicicletta, un gregge. Attraversarono due, tre centri abitati.
Giovanni ragguagliò l’ispettore sulle caratteristiche del posto e sulla natura, piuttosto amministrativa, dell’incarico.
  Roccaventosa era sede di una sovraintendenza.........
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POMODORI FRESCHI

Oggi avevo abbondanza di pomodori maturi allora, per non farli perdere, ho pensato di fare un sugo fresco con una ricetta di mia suocera.
Si mette tutto da crudo: pomodori a pezzettoni, cipolla, carota, sedano, basilico, acqua, sale e olio e si fa bollire per un bel po'. Poi si tolgono i pezzi di verdure e aromi e si versa il pappone nel passatutto. Ottenuta una bella salsa omogenea, priva di semi e pellicine, si ripassa tutto sul fuoco leggero con un altro filo d'olio. E' un sughino estivo ottimo per condire le fettuccelle. Noi aggiungiamo anche una bella grattata di ricotta salata.

Morale della favola, meglio della ricetta: mio marito rientrando a pranzo mi ha fatto i complimenti dicendomi: "Che hai fatto di buono? Sento odore di mamma!"

IL GIALLO A PUNTATE - IL CASO DI ROCCAVENTOSA - CAPITOLO III

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..... anche se adesso Maria incalzava con il desiderio pressante di sposarsi.

 Per il momento l’aveva rabbonita con la richiesta che prima si diplomasse alle Magistrali.
 La ragazza, più per farlo contento che per sé stessa, aveva accettato e passava le sue giornate tra la scuola e lo studio.
 Costa aveva trascorso la settimana del congedo ottenuto per Pasqua a casa. Poi era nuovamente partito in treno da Napoli. Si sentiva quasi un commesso viaggiatore.
 Stava attraversando la campagna fertile della Campania settentrionale, un po’ specchiandosi al finestrino, un po’ guardando fuori il panorama di frutteti e pioppeti in bell’ordine, peschi meravigliosi in veste primaverile rosa confetto e mandorli in bianco, teorie di pioppi in riga e in fila, come un esercito in ordine, quasi schierato sull’attenti.
...... segue
Su e giù, su e giù, casa,  mare, casa. Un po' per il tempo, un po' per altro. Oggi sono tornata perché il tempo era cattivo, Andrea doveva "registrare" l'apparecchio ai denti e quell'impunita di mia madre, ottantenne che non è altro, doveva rientrare per prepararsi per la crociera. Sì, una crociera di dieci giorni, nel nord dell'Europa, a visitare sette capitali, che peraltro avrà già visto tutte, con la sua amica Rosa. Useranno ogni mezzo di trasposto esistente, salvo il paracadute! In taxi fino a Roma, proseguiranno in aereo per Hamsterdam, si imbarcheranno su una meganave da crociera e da ogni porto prenderanno un pullman per raggiungere le varie capitali da visitare. Ce la farà la mia eroina con le ginocchia ballerine? Spero di sì, è una forza della natura la mia mamma, ma spero non si trovi il fidanzato e torni sana e salva da me e dai suoi nipotini!
...... è notte alta e sono svegliaaaaaa

venerdì 22 luglio 2011

Il silenzio e la parola

Sono stata educata alla scuola del silenzio. In famiglia mi hanno insegnato che il silenzio è d'oro, la parola d'argento, che bisogna amare la pace, che per vivere tranquilli spesso è bene abdicare alle proprie posizioni. E così sono cresciuta. Divenuta adulta, non mi ritrovo in questi insegnamenti e non so cambiare, non riesco ad esprimere il mio disappunto di fronte ai comportamenti avversi degli altri, non so quale è il modo di coniugare lo sfogo, la chiarezza e la pace nei rapporti. Non voglio litigare con nessuno, non voglio esprimermi in maniera smodata, non voglio mettere in pericolo i rapporti con chi mi circonda, ma a volte sento forte l'esigenza di fare chiarezza, di dire esattamente come la penso, senza offendere, senza litigare, con garbo, ma mantenendo forte il punto e affermando la mia posizione. Tra l'altro, proprio in questi giorni una mia amica ha pubblicato su facebook questa frase: il silenzio è la risposta dei vigliacchi e anche questa mi pare una cosa vera e sacrosanta, in totale antitesi con l'altra. Dunque mediare, ma con carattere.

giovedì 21 luglio 2011

Anche oggi la spiaggia è battuta da un vento fortissimo. Ma io so come difendermi: al supermercato ho comprato due paia di tappi per le orecchie, in lattice giallo, un paio per la casa, per non essere svegliata dai commenti mattutini del signor Mario, un napoletano colto del tipo "evero", con voce stentorea, un paio per la spiaggia, antivento, anti vu' cumprà, antirompiscatole dell'ombrellone accanto, ..... A costo di sembrareun po' strana, me li infilo e sto tranquilla per i fatti miei.

mercoledì 20 luglio 2011

Giornata di forte vento, di quello che fa cadere le foglie, volare via le cose, che scuote i nervi e amplifica le emozioni ......

domenica 17 luglio 2011

GIOVANI

Parlando con una vecchia amica, che ha figli più grandi dei miei, ho appreso che, anche qui da noi, in provincia, i giovani hanno una condotta sregolata e preoccupante. Amici sballati, alcool, serate in discoteca o cosidetti garden party, sostanze, fumo, sesso facile, ore ed ore su fb. Così stanno crescendo molti dei nostri giovani. Alla loro età, noi eravamo per ore chini sui libri, guardavamo pochissima tivvù, uscivamo sul corso una o due volte a settimana, a fare lo struscio in ore pomeridiane, rischiarate dalla luce del sole, leggevamo classici per ragazzi, imparavamo a fare le faccende di casa. Le nostre mamme, o perlomeno la mia che è giurassica, erano donne fatte, cui le nostre compagne non avrebbero mai dato del tu, ci insegnavano a cucinare, a cucire, a stirare le camicie per un sereno futuro di sposa. Adesso anche noi mamme appariamo più giovani e alternative, abbiamo un profilo su facebook, mettiamo i jeans stretti e le scarpe con la zeppa, qualcuna purtroppo è separata e ha sete di divertimento o di vivere altre storie, altre hanno finanche un bel tatuaggio sul sedere. Tutto questo fa perdere in autorevolezza. E così, i nostri giovani, soli in casa per ore, con genitori assenti per lavoro o altro divengono facili prede, come è normale, delle seduzioni di Lucignolo.

LETTURE

Sul mio comodino insistono molti libri. Quelli nuovi, appena comprati, quelli avuti in regalo, quelli della curiosità di un attimo, quelli presi nella mia biblioteca, ..... E lì restano  per mesi finchè non li leggo. Ma non hanno tutti la stessa fortuna o, come dire, la stessa ..... degenza. Se mi piacciono li divoro, sennò li .... ignoro, per un bel po'. Ed è così che alla mia destra, di notte, dormono una biografia di Starace, due manualetti di Tata Lucia, Fate i bravi e Fate i compiti, La manomissione delle parole di Carofiglio, le poesie di Rodari, il Corano e molto altro. Adesso sto leggendo (lo finirò stanotte) Le Idi di Maggio, di V.M. Manfredi. E' un bel libro. Non mi ha appassionato come la trilogia su Alessandro Magno, letta anni fa, ma è ben scritto. Ciò che frega la narrazione è l'epilogo, fin troppo scontato, che lo storico non riesce a rendere secondario rispetto alla storia dei giorni che precedono la congiura. Alcuni segni premonitori, la  lotta contro il tempo di informatori e centurioni fedeli, i piani e gli incontri segreti dei congiurati a casa di Bruto, gli intrighi di Antonio e Cleopatra, le premure femminili di Calpurnia, Servilia e Porzia, nulla dona al volume quel quid pluris. Ma stanotte arriverò alle fatali pugnalate ...... e sarà la fine anche di questo tomo!

DOMENICA

Calda domenica di mezza estate. Sveglia tardi, colazione a letto, pomeriggio in piscina con i cuccioli, il maritino e gli amici; alle sette pranzo o lunch o brunch o merenda o quel che è stato dalla mia dolce mamma, a seguire pigre letture e blog. Ma domani, giuro che torno al mare ......

sabato 16 luglio 2011

Caldo torrido dietro gli scuri chiusi, luce artificiale sulla pelle tinta dal sole, voglia di acqua e bagni e giri in moto nella campagna aspra, come da ragazzi, ignari, intrepidi, cresciuti d'improvviso senza essersene accorti, figli cui pensare, stretti come scarpe chiuse di un numero più piccole, voglia di scrivere e urlare e uscire allo scoperto.

venerdì 15 luglio 2011

IL GIALLO A PUNTATE - IL CASO DI ROCCAVENTOSA - CAPITOLO III

.....
CAPITOLO   III

E SE IL BUONGIORNO SI VEDE DAL MATTINO...

 L’ispettore Costa si stava riflettendo nel vetro del finestrino.
 Era indubbiamente un bel ragazzo, alto, magro, impostato, capelli castani, corti, ricci, impomatati di brillantina, una fossetta sulla guancia destra, non appena accennava ad un sorriso. Occhi neri, intensi, mani grandi, possenti, voce calda e profonda. Aveva successo con le donne e le occasioni non gli erano mai mancate, né a Napoli, da ragazzo, né durante la guerra, che aveva combattuto in Grecia e per poco al nord, a Como, né ad Agrigento.
 E poi c’era Maria. Ma, Maria, era un’altra cosa. Era l’amore, l’amore vero. Ed era un tacito impegno morale, assunto con la sua famiglia, la sua terra, la storia comune alla sua, di sposarla e di farne una donna onesta e più fortunata delle loro stesse madri.
 Certo l’amore non gli aveva mai impedito di vivere le sue esperienze. Nella sua bella testolina riccia e mora, l’una cosa non escludeva l’altra. L’importante era tenere le due cose separate e lontane e finora c’era riuscito a meraviglia, .......

segue  .....

giovedì 14 luglio 2011

IL GIALLO A PUNTATE - IL CASO DI ROCCAVENTOSA - CAPITOLO II

..... segue

 Roccaventosa contava qualche migliaio di abitanti, era ben sviluppata, aveva un’economia che dopo la guerra si andava riorganizzando.
 Il nucleo originario del paese era posto su di una bella altura da cui prendeva il nome, non troppo lontano da centri più grandi e da nodi stradali.
 Ma sì, si sarebbe trovato bene ed ogni quindici, venti giorni avrebbe potuto fare una capatina a Napoli.
Costa concluse il suo primo bilancio di lavoro da giovane ispettore di polizia. Positivo. Con concrete possibilità di miglioramento, grazie alla sua ambizione, alla laurea ormai in tasca e a tanta voglia di andare avanti.


mercoledì 13 luglio 2011

Le spiagge italiane e i vu' cumpra

Le nostre spiagge sono piene di venditori ambulanti. Quest'anno sembra che siano più dei villeggianti. Solo un italiano su cinque può permettersi le ferie, mentre i venditori in cerca di fortuna sono sempre gli stessi, se non di più. Variegati, folkloristici, etnici, colorati. Le donne ormai si affiancano agli uomini. Originari del Bangladesh, indiani e pakistani vendono argenti, pietre, bijoux e sete; i cinesi propongono i loro molteplici prodotti, diciamo tecnologici, quelli che si scassano appena arrivati a casa; le cinesine offrono ventagli, oli e massaggi. Io li ho provati, nonostante gli sguardi di dissenso dei vicini di ombrellone. Qualcuna sa farli davvero, ad esempio la mia nuova amica Fan Fan, che a suo dire significa "cielo di luce" o, meglio, Lucia. È l'unica che parlicchia italiano e fa massaggi a € 5,00 al quarto d'ora. Poi ci sono gli africani. Quelli del nord Africa sono i più numerosi, i più vecchi del mestiere, in genere marocchini, esperti venditori di vestiti, costumi, pezze colorate. Quelli che provengono da paesi più meridionali, dall'Africa nera, dal Camerun, dal Senegal, dalla Nigeria sono molto più garbati, più giovani, più simpatici spesso istruiti. Con loro mi piace scambiare due parole in francese, chiedere quali sono le condizioni di vita in Africa, qual'è la loro religione. E così che ho conosciuto un certo Ali Babà, simpatico tecnico riparatore di frigoriferi a Caserta, che d'estate si sposta al mare e vende piccole cose, come giochini per i bambini e adesivi. Alì è un nero ecologico al quale ho offerto una
frutta fresca e non mi ha più dimenticato; ho conosciuto Matilda, un nero del Senegal, dalla quale, un paio di anni fa, mi sono fatta fare le treccine da rasta. Portava dei vestiti africani, di cotone fresco, coloratissimi, avvolti attorno al corpo come un peplo. Mi raccontò di essere musulmana e di aver raggiunto in Italia il marito. Di essere arrivata qui e di averlo trovato sposato con un 'altra donna. Amareggiata, lo aveva lasciato.
Ma i venditori in assoluto più divertenti sono napoletani. Ti squadrano, ti affibiano un titolo, a volte azzeccato, "dottò, professore, avvocà". Il più geniale è uno che vende noccioline americane e semi e li propone, instancabile, da mattina fino al tramonto, urlando la sua filastrocca "Titina, mangiat' a nocciolina, nunv affullat', non spingete, un' a vota, Gennaro! Se nunt mangj o' lupino non si alza il pisellino, .....". È esilarate e se la ridacchia da solo, mentre esorta numerosi avventori immaginari a mettersi in fila per acquistare le sue nocelle americane, nuovo Viagra da spiaggia, estivo elisir d'amore. Segue uno che potrebbe essere il nonno, che vende vestiti e prendisole solo " per donne belle, solo per Elisa di Rivombrosa, solo per Anita Garibaldi, solo per Sophia Loren". Ma ..... pagando e insistendo è disposto a vederlo a noi comuni mortali .......

IL MARE E L'INFINITO

L'immensità del mare e la linea dell'orizzonte, sfumata e lontana, rimanda all'idea di infinito ed è metafora dell'aspettativa umana di vita.

lunedì 11 luglio 2011

NULLA DI PERSONALE

Premetto, per chi mi conosce davvero e non solo sul web, che in quello che sto per scrivere non vi è nulla di personale. Ma in questi giorni ho raccolto molte chiacchiere, tante confidenze. I discorsi da spiaggia hanno lasciato il posto a sfoghi e a riflessioni più profonde, spesso su temi familiari. Ne ho desunto quanto siano avvelenati i nostri giorni e i nostri rapporti da pretese, recriminazioni, giudizi, amarezze, asseriti torti sofferti e da ricambiare. Per gli uomini tutto ciò è meno evidente. L'uomo in città si realizza maggiormente al lavoro e in vacanza col relax puro, lo sport, gli hobbies. Le donne, sempre, maggiormente, con i rapporti umani, familiari e si avvelenano e arrovellano con gelosie, pretese non corrisposte, gentilezze fatte e non ricambiate. In genere, le bestie nere e più moleste sono i rapporti con suocere e cognate che, quasi tutte, più o meno giustificatamente, detestano. Recriminazioni, torti, gentilezze attese e non pervenute, aspettative. Tutto questo mi fa capire quanto siamo fragili e proiettate fuori di noi piuttosto che in noi stesse. Anziché costruire la nostra integrità personale, la nostra serenità, ci arrovelliamo in pensieri negativi, dannosi al nostro umore, ai rapporti familiari, finanche alla nostra salute. Voglio crescere, voglio prendere insegnamento contrario da tutto ciò, voglio vivere libera e godere delle cose, del mio quotidiano, voglio imparare ad essere chiara, a dire con garbo ogni volta ciò che penso alle persone che mi stanno vicine senza inquinare i rapporti con sotterfugi e recriminazioni, voglio pensare, lietamente, moralmente, profondamente a campare e a star bene, almeno finche potrò e avrò vita e salute.

MARE

Ho appena trascorso un'intera domenica al mare, il mio mare .....
Quello di sempre, di quando ero bambina, il mare dove mi portava babbo, con i miei fratelli. Lo rivedo, il mio babbo, con il suo eterno costume a righe blu e nere .... Perchè prima, quando io ero piccola, di costume se ne aveva solo uno ..... Andavamo alla spiaggia libera, di fronte alla fornace, avevamo un ombrellone a fiorellini che non dimenticherò mai; quella fantasia allegra e leggera è stampata a fuoco nella mia mente. Ed ora sono di nuovo qui, con le persone che amo di più al mondo, esattamente come allora ..... Mia madre, i miei figli e lui, tutti a tirar tardi sulla spiaggia, quasi a voler aspettare che tramonti il sole, che vada via prima di noi, perchè sarebbe un peccato lasciare il paradiso .......

martedì 5 luglio 2011

Il mare e la pioggia d'estate .......

Il mare, se piove, è un po' come il mare d'inverso. Sta lì, immenso e inviolabile, solo, inavvicinabile e lontano. La noia fa capolino tra un pensiero e un'idea. I programmi del giorno devono essere cambiati. Io, qui, sola, con una vecchia nonna e tre figli da trastullare, vorrei riuscire a godere del nulla, di non avere niente da dovere o poter fare, ma un'ansia sottile si insinua, perché ho il problema di cosa far fare a questi quattro eterogenei compagni di viaggio, con esigenze disparate ......
Beh, vedremo, qualcosa m'inventerò. Compiti delle vacanze, tv, cinema, passeggiata al centro commerciale, visita agli amici vicini, letture? Le idee non mancano, ma conciliare i gusti è difficile se non impossibile.

AUTOGOL

La Fininvest è stata condannata ad un risarcimento di 750 milioni di euro nei confronti della CIR di Di Benedetti per la nota faccenda del lodo MONDADORI. Il Tribunale ha pronunciato una sentenza di primo grado. Il team di avvocati di Berlusconi ha proposto appello, ma intanto la sentenza è esecutiva per legge, come tutte le sentenze emesse dai magistrati italiani. Allora che si fa? Mentre il Paese è in panne e deve preparare la manovra estiva per far quadrare i conti e rispondere alle richieste dell'Europa, il Governo ci prova, ancora una volta, come sempre, a fare leggi ad personam, a sistemare i fatti di famiglia. In manovra è stata introdotta una norma che sospenderebbe l'esecutività di sentenze di condanna al pagamento di forti somme. La legge è stata letta con attenzione, spulciata parola per parola da giornalisti, magistrati, politici di opposizione e dal Presidente della Repubblica, ovviamente, che dovrebbe promulgarla e l'inghippo è saltato subito fuori. Tanato, caro premier, hai fatto solo una pessima figura e l'ennesimo autogol, forse quello della sconfitta finale.

domenica 3 luglio 2011

La nostra vita, sospesa in ogni attimo tra il dramma e la felicità, e in mezzo il quotidiano e la fatica di vivere .....

sabato 2 luglio 2011

Nel prossimo anno scolastico ci sarà un'ulteriore riduzione del personale insegnante e ATA nella scuola pubblica, fino a toccare una riduzione del 18% in alcune regioni, come in Molise, nell'ultimo triennio.

GLI ITALIANI E LA CRISI

Dalle ultime rilevazioni statistiche del CENSIS gli italiani in crisi economica non progettano, non si sacrificano, non programmano e non risparmiano più, ma, miseri, godono l'attimo, consumano piccole cose, vanno spesso a ristorante o perlomeno in pizzeria. Si stordiscono e dimenticano i problemi con piccoli piaceri. Ma cui prodest? Per mentalità sono piuttosto contraria, io preferisco progettare, avere i miei sogni, i miei progetti, anche se faticosi, anche se la sorte è sempre in agguato per scompigliare i piani.