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mercoledì 30 maggio 2012

PER LEI


Si apre per lei
il dicembre della vita

Sul viso di sole
il bianco dei solchi delle rughe
I pensieri si fondono ai ricordi
I rimpianti al posto dei progetti
I dubbi e le paure
cedono il posto alla stanchezza
Il passo è quello lento di lumaca
che rientra silenziosa nel suo guscio
Saluta il mondo con uno sguardo mesto

La tristezza è il ritmo sordo dei giorni
che volano via per sempre
dietro l’orizzonte





PER LEI

Si apre per lei
il dicembre della vita

Sul viso di sole
il bianco dei solchi delle rughe
I pensieri si fondono ai ricordi
I rimpianti al posto dei progetti
I dubbi e le paure
cedono il posto alla stanchezza
Il passo è quello lento di lumaca
che rientra silenziosa nel suo guscio
Saluta il mondo con uno sguardo mesto

La tristezza è il ritmo sordo dei giorni
che volano via per sempre
dietro l’orizzonte





OSTRICA CONCHIGLIA

A MAMMA


Al cordone mai spezzato
Al volto amato
All’esempio dato
A questo sogno regalato
Al pathos insegnato
Grazie, un grazie sussurrato
Che vorrei racchiudere qui
In un’ostrica conchiglia
Gelosamente serbato
In uno spazio finamente tutto nostro
Via, via tutti gli altri intrusi
Da quest’amore grande
Com’è grande il mare













MAMMA SIEDITI

Mamma,
quanto tempo resteremo
ancora insieme ?!
Non lo so

Ricordo quando ero piccola
e ci scambiavamo i baci a schiocco
in segno dell’amore provato
e ci dicevamo
“Non mi lasciare mai,
moriamo insieme”

Ora, ti confesso,
no, non voglio più morire con te
Voglio restare qui
coi miei di figli
che sono tre
e sono tanti
e duri e dolci e forti e maschi

Mamma,
io non sarò mai mamma come te
e tu, forse, me ne fai una colpa
Mai così prodiga,
mai così pia, umile e dimessa

Mamma,
tu ti porti dietro
nel terzo millennio
il modo di fare
del secolo scorso,
della guerra, della miseria,
dell’essere sfollati,
del dopoguerra e
della ricostruzione,
del progettare e risparmiare,
comprare e arricchire
migliorare

Mamma,
tu sei ineguagliabile modello
di femminilità
perché hai fatto tutto,
tutti i ruoli con amore

Figlia devota e ubbidiente,
Sorella amorosa e complice,
Moglie, moglie diosacome abnegata,
Mamma severa, amorevole ed esigente,
avara di parole buone e complimenti
e prodiga di fatiche ed esempi,
perfino buona matrigna,
non come quella delle favole,
anche se questo, detto da me, non vale,
Nonna incantata e indulgente,
Maestra di scuola quarant’anni
mai assente

Mamma,
tu sei una donna antica,
una donna del sud,
risparmi tutto
e non risparmi mai di te,
del tuo lavoro,
della tua fatica fai dono

Le tue energie sono state nostre,
le tue mani sono stanche
e non si fermano ancora
e noi non ti regaliamo mai riposo
e tu con convinzione
ogni giorno ancora fai

Che fai?

Mamma, siediti,
lascia fare a me,
non mi rimproverare più
Amami in silenzio
senza più sferzate
Accetta l’essere mio diversa
e lascia, lascia stare tutto

Siediti,
vorrei vederti bella e serena,
coi capelli fatti e un bel cappello,
vestita pulita ingioiellata profumata,
a prendere il sole e bere un caffè,
fumandoci su una bella sigaretta
insieme alla faccia di tutto il resto

Siediti,
voglio che per te
la fatica divenga solo un ricordo
e che presto svanisca anche quello

Getta dal balcone i calzini da lavare,
getta via i cattivi pensieri
e l’espressione cupa
che ti segna il viso

Siediti e riposa,
parliamo oggi senza litigare
Io ti voglio bene
e molto di te è in me,
anche se non appare























MA MA MA

MA MA MA MA, MAMMA
MATERNE ALLITTERAZIONI

Mamma, maestra d’amore,
maggio di rose
Mamma, mare magnum di bene,
magma informe d’abbracci
Mamma, mantra di vita,
manìa di coccole e lacci
Mamma, mambo di baci,
malìa di sguardi e sorrisi

Amante, amorevole amica
ammiro in te
il bello del mondo e
la forza della vita



ALLA MAMMA


Hai il nome più dolce che ci sia
Mamma, mammina mia.

Ti svegli presto, di buon mattino
Serena cominci il tuo cammino.
Prepari per tutti la colazione,
Andiamo a scuola e ci saluti al balcone.
Avvii il pranzo, fai qualche faccenda,
Ti prepari in fretta ed esci contenta.
Il lavoro, i nonni e poi la spesa,
Far tutto quanto par non ti pesa.
Ci aspetti a casa col tuo sorriso.
Quando cucini guardo il tuo viso.
Forse sei stanca, ma non si vede.
Mentre tu stiri, il babbo si siede.
Cuci, rassetti, ah, che giornata!
Neanche il tempo di una chiacchierata.
Ci porti a letto, dopo la cena
Sì che sei stanca, ma sempre serena.
Con premura ci rimbocchi le molli coperte,
Una fiaba e la preghiera, sempre solerte
Un bacio e l’augurio di sogni d’oro
Col mio amore ricambierò il tuo lavoro

























MIA MADRE

Da un po’
mi sento risucchiata , attratta
dall’idea di mia madre
Il pensiero va a lei,
e i sentimenti e i bisogni
E ne sto elaborando
il lutto
prima di averlo
E già ne soffro
E non so se il pensiero
mi assale come un presentimento
o un esorcismo
ora che più la voglio e la amo
Mammaaa
Madre di una madre





AAA

A MAMMA

Mamma,
la tua vita
scorre
faticosa
lesta
silenziosa
Sei sempre
tutta presa,
ancora,
ogni giorno,
dalle inutili necessità
della vita umana

Basta
Siedi e ricama
per me
quell’ennesimo
telo bianco
Solo così
si distende
il tuo viso stanco
per quell’unico piacere
che ti concedi
che pure,
ai tuoi occhi,
è rivestito
di non banale
utilità

Venafro, 16.04.1994

MAMMA E I BUOI

Dando a seguito al proponimento di ieri, scrivo il primo post su mamma e le sue "storie".
Va fatta una doverosa, quanto necessaria premessa: tra mamma e me c'è un gap generazionale notevole, tanti anni di differenza in età e mentalità, mamma è "anteguerra", ha avuto una vita molto dura e difficile, ha conosciuto lavoro, sacrificio, guerra, miseria, sfollamento, ...
Ora è anziana ed io voglio omaggiarla in qualche modo.

La madre di mia madre, di cui io porto il nome, era una donna nata a fine '800, assai antica, figlia di una "donna di casa" e di un maniscalco: Era una donna solida e forte, saggia e lavoratrice, intelligente e gentile, poco istruita (terza elementare) e ambiziosa, virtuosa e chiacchierona.
Ella, nonna Titina, redarguiva spesso la mia povera mamma, ogni volta che la vedeva senza far nulla:
"Sisina, è megl v'rè dò vuov a spass e no a te senza fa' nient!".
Ovvero: "Sisina, è meglio vedere due buoi a spasso, cioè liberi, senza giogo, non ad arare, piuttosto che te senza far nulla!".

Ecco, è così che mia madre è cresciuta: educata, spinta, costretta al lavoro, all'operosità.
Ed, infatti, io non l'ho mai vista stare senza far nulla. Mia madre ha trascorso le sue giornate tra l'insegnamento a scuola, i servizi di casa, le pulizie, la cucina, il bucato a mano, il giardinaggio, l'allevamento dei polli dietro casa, l'orticello, ....

Quando esausta aveva bisogno di riposare un po' si sedeva a cucire o ricamare.

martedì 29 maggio 2012

MAMMA

Maggio è il mese della Madonna ed è il mese della mamma.
I miei lettori sanno che sono plurimamma, anzi supermamma, come mi piace dire, scherzando, perchè di super non ho proprio nulla. Sono una donna normale che come mamma e lavoratrice fa quel che può, quel che è necessario, quel che tutte le donne e mamme di questo mondo fanno, con le varuianti determinate dalla cultura, dalla latitudine, dall'economia.
Ma oggi, prima che questo mese di maggio così uggioso e strano finisca, prima di strappare anche quest'altra pagina del calendario, voglio aprire un nuovo capitolo della mia narrazione a tempo perso: un capitolo sulla mia di mamma, che è anziana e dolce e pesante e consunta e buona e stanca e antica e...
mille altre cose ancora. Voglio dedicarle, "pubblicamente" i miei pensieri, i miei post, le mie poesie. Voglio aprire una riflessione sulla sua morale rigida e passata, che mi ha appesantito e formato, facendomi divenire quella che sono ora.
GRAZIE MAMMA!

L'ITALIA TREMA

L'Italia continua a tremare. Una nuova forte scossa ha causato ulteriori crolli, altri gravosi danni e una vittima certa. Altre persone sono disperse.
Mia sorella, in treno per raggiungere Mantova, è rimasta bloccata a Roma. I collegamenti per il nord al momento restano sospesi.
Sì, sospesi...
Come i nostri animi e i nostri pensieri.
Siamo disorientati e scossi. Non sappiamo più cosa pensare. Troppi disastri negli ultimi tempi flagellano il nostro Paese: la crisi economica, la corruzione, gli anniversari delle vecchie stragi, le nuove bombe, l'alluvione di Genova, i terremoti. E si potrebbe continuare l'elenco.
FORZA ITALIA!!! INSIEME, RIALZIAMOCI TUTTI, TENENDOCI IDEALMENTE PER MANO!

lunedì 28 maggio 2012

CRONACA

ENNESIMO SCANDALO CALCIO, CUI TUTTI I MEDIA DANNO LA PRIMA PAGINA

SCANDALO VATICANO: CORVI, ANGELI, COLOMBE, AQUILE. QUALSIASI COSA SIA, HA LE ALI

BONDI E LA SPENDING REVIEW: SI ANNUNCIANO TAGLI PER CIRCA 4 MILIARDI. QUANTI SOLDI NOSTRI SONO STATI GIA' BUTTATI VIA AL VENTO?

LA PRIMAVERA AVANZA COL FRENO A MANO TIRATO

ACCADONO TANTE COSE E NOI SIAMO QUI, FERMI A GUARDARE!

martedì 22 maggio 2012

Ora corro a casa: spaghetti al pomodoro fresco e verdure miste in padella.
Non vedo l'ora di abbracciare i miei cuccioli al ritorno da scuola!
Questo grigiume controtempo proprio non mi va.

Un pensiero ed un augurio ad ogni RITA.

Un pensiero speciale a chi soffre e a chi è stato colpito dall'ennesimo terremoto italiano.

venerdì 18 maggio 2012

Maggio, il maggior di tutti...

LETTURE

Il mio vicino di casa mi ha prestato un libro, dicendomi: " E' un po' noioso all'inizio, ma è bello. Leggilo con calma, ma poi ridammelo. Ci sono affezionato".
L'ho preso tra le mani rassicurandolo: "Grazie, sai che amo leggere, te lo ridò senz'altro appena finito."
Per evitare di tenerlo a lungo, la sera stessa ho iniziato a leggerlo e mi ha avvinta subito.
Si tratta de IL FILO DEL RASOIO di Somerset Maugham, che scrive in prima persona dei fatti che si intrecciano e delle vite dell'anziano e mondano Elliot, della giovane ed esuberante Isabel e di Larry, uomo inquieto ed etereo, alla ricerca della verità della vita, alieno da impegni materiali, alla continua ricerca della serenità interiore, della saggezza e  del distacco dalle cose del mondo.
Proprio come il mio vicino, ho pensato.
Bel libro, fa buona compagnia a letto nelle sere di primavera... 

SERENITA'

Sono serena, direi quasi felice, dopo molti affanni e un grosso lavoro su di me.
Ora spessissimo mi ripeto come un mantra "va bene così, Titti, va bene così".
Mi impegno molto nella vita di tutti i giorni con il lavoro, la casa, i figli, il marito un po' farfallone e leggero.
Mi stanco tantissimo, faccio quel che posso, coltivo il mio hobby di scrivere, ... Per il resto non mi affanno più di tanto. Ho trovato in me una grande serenità, che mi aiuta ad accettare gli altri e le cose, anche quel che non mi piace.
VA BENE, VA BENE COSI!!!
Provate a ripetervelo, anche più volte al giorno, fa bene al cuore.

E BRAVO HOLLANDE!

Il neo eletto Presidente francese si è appena ridotto lo stipendio: da circa € 21.000,00  al mese a € 14.000,00.
Ovviamente i suoi ministri hanno seguito l'esempio.
Non è che una cosetta del genere viene in mente anche ai nostri cari politici???

mercoledì 2 maggio 2012

AL MIO VECCHIO GATTO




Le mie mani
inadatte
tentavano
di muovere
le corde della chitarra
ancora nuova,
intatta
Più semplice capire
i segni della vita
della natura
degli altri
che quelli di uno spartito
di una bella canzone
Così l’unico bel suono
armonico
che si diffondeva
nella stanza
insieme al tiepido sole
erano le fusa amorose
del mio gatto
che adagiato
a crogiolarsi
sulla sedia
accanto a me
con più successo
mi ricambiava
l’ultima sua serenata