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lunedì 21 marzo 2011

I DIRITTI DELLE DONNE

Le donne votano in Italia solo dal 1946, ovvero dalla proclamazione della Repubblica a seguito del referendum popolare del 2 giugno.
Ma in alcuni posti, non solo in Paesi  culturalmente e socialmente assai arretrati, va molto peggio.
Nella vicina, civilissima e precisissima Svizzera la donne votano solo dal 1971.
Questa notizia è sconvolgente, almeno per me. Perchè ritengo che contribuire sensibilmente al formazione  della società lavorando, studiando, producendo reddito o, semplicemente, assolvendo i compiti naturali della filiazione,  dovrebbe di per sè comportare il diritto di voto, il diritto di esprimere il proprio pensiero e di farlo valere nelle strutture politiche e sociali che l'uomo si è dato sin dalla antichità.
In realtà la donna è ancora in grande condizione di svantaggio rispetto al sesso forte, a causa della diversa distribuzione della forza fisica, banalmente, che ha determinato gli assetti sociali.
Tuttora la natura determina differenze e svantaggi, che pensiero, riforme e diritto faticheranno a perequare.

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