Da pochi giorni in Italia, è entrata in vigore la legge sulla media/conciliazione obbligatoria.
In sostanza, secondo il d. lgs. n. 28/2010, il cittadino, prima di adire l'Autorità Giudiziaria, per molte liti civili, dovrà tentare una mediazione dinanzi ad organismi accreditati ad hoc dal Ministero della Giustizia o presso le CCIAA o, ancora, presso vari Consigli e Ordini professionali abilitati.
Le materie per le quali il tentativo è divenuto obbligatorio sono: diritti reali, divisioni, successioni, responsabilità medica, contratti bancari, finanziari e assicurativi, patti di famiglia, comodato e locazione, fitto di aziende, responsabilità da diffamazione. Per le liti in tema di condominio e risarcimento del danno da circolazione di natanti e veicoli, l'entrata in vigore della normativa è stata differita di un anno, quindi entrerà in vigore il 20 marzo 2012.
L'introduzione di questa nuova disciplina, nella trattazione delle controversie, risponde all'esigenza di deflazionare la giustizia civile in Italia, molto carica, dunque molto lenta. Ma, in realtà, il legislatore italiano ha dovuto agire anche per eseguire una direttiva comunitaria, la n.52/2008, che richiedeva l'introduzione di istituti di mediazione e conciliazione nel diritto interno degli Stati membri,, entro il mese di maggio 2011.
Per noi sarà difficile e laborioso ingranare il sistema. Per molti altri Paesi, invece, appartenenti alla common law, è già in uso da tempo.
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giovedì 31 marzo 2011
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