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martedì 31 maggio 2011

VACANZE D'INFANZIA

Quando ero piccola, mio zio e mia zia, miei padrini di battesimo, innamorati pazzi di me, senza figli loro, amavano portarmi in giro, farmi bei regali, trattarmi, insomma, come la figlia che avrebbero voluto e che purtroppo non ebbero mai.
Zia Livia era malata di diabete e di fegato ed ogni anno, talvolta anche due volte l'anno, andava col povero zio Carlo a Chianciano, a fare le rinomate cure termali (...... anzi, penso proprio che ambienterò lì la prossima avventura dell'Ispettore Costa, DELITTO ALLE TERME, carino, no?). CHIANCIANO, FEGATO SANO, si diceva e forse si dice ancora. 
Io andavo con loro molto volentieri e mi crucciavo solo di dover lasciare per qualche giorno la mia mamma, cui ero visceralmente legata.
Ebbene, era delizioso. La giornata cominciava in hotel, ma senza colazione. Si andava digiuni al Parco dell'Acqua Santa, si faceva la cura a base di bevute e pipì e poi la colazione, lì al bar. Si passeggiava nel parco, meravigliosamente curato, pieno di aiuole, fiori, alberi, sediole, panchine, si ascoltava musica classica (questa per me era un po' una barba), poi si usciva a fare un giro per i negozi e si tornava puntuali in hotel per il pranzo. Pici al ragù, tipici della zona, tagliatelle, lasagne, arrosti, formaggi. Il giovedì e la domenica il pranzo era più ricco. Prevedeva antipasto, maggior scelta di pietanze, Torta di Chianciano a fine pranzo (un buon dolce alle mandorle con crema) e vin santo, un vino liquoroso caratteristico della zona, ottimo con i cantuccini, biscottini croccanti con pezzetti di mandorle. Dopo un riposino si tornava alle Terme, ma in genere in altri parchi, al Fucoli, dove spesso c'erano spettacoli di cabaret e cantanti, o al Sant'Elena, il mio preferito. Quei pomeriggi, per me valevano l'intera vacanza. Lì, tra un bicchiere d'acqua e l'altro, freddo, tiepido o caldo, questa volta utile per i reni, si passava il pomeriggio a ballare. Ballavo qualsiasi cosa; ho imparato lì valzer, tango, cha cha cha, samba, rock, ..... In effetti, l'ambiente era un po', come dire ..... datato, ma io mi divertivo un mondo. Altre volte, nel pomeriggio, si andava in giro nei dintorni: Pienza, Montepulciano, Arezzo, Siena, Sarteano, Perugia, Chiusi, Cortona, Passignano. Che bei ricordi......
Un pensiero a chi non c'è più e a Chianciano, che per fortuna c'è sempre e mi aspetta, lì in Val di Chiana, per i balli del mio tramonto, quando sarò libera dai mille impegni odierni e dai miei bricconi!

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