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Continuarono il viaggio per circa un’ora, in parte sulla Casilina, in parte sulla strada statale 85, sempre in auto, fino a Roccaventosa.
Ferrara era nativo abruzzese. Lo accolse con deferenza. Fecero le dovute presentazioni. Costa consegnò il suo scarno bagaglio al collaboratore che lo sistemò nel bagagliaio della Lancia Augusta d’ordinanza color cremisi. Quindi partirono.
Il viaggio fu tranquillo. Il paesaggio primaverile era composto, punteggiato da poche case. Incrociarono rare auto, qualche carretto trainato da muli o cavalli, qualcuno in bicicletta, un gregge. Attraversarono due, tre centri abitati.
Giovanni ragguagliò l’ispettore sulle caratteristiche del posto e sulla natura, piuttosto amministrativa, dell’incarico.
Roccaventosa era sede di una sovraintendenza.........
segue
2 commenti:
ciao
adoro i gialli e credo proprio di dovermi annotare questo tuo blog
voglio seguire tutta l'indagine
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grazie.....
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