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lunedì 22 agosto 2011

Spigolature

L'altra sera sono stata all'anfiteatro romano di Minturno a vedere uno spettacolo di Giobbe Covatta. Mi è piaciuto moltissimo. Per due ore, da solo, ha tenuto la scena, a braccio, facendo ridere e riflettere. Tra le tante cose, ha ironizzato sulle differenze, addirittura fisiche, di conformazione cerebrale, di uomo e donna. La donna avrebbe gran parte di un lobo occupata da un costante mal di testa, vero o millantato, si fa per dire, tanto che questa parte del cervello si chiamerebbe Optalidon. L'uomo, invece, avrebbe la gran parte del cervello occupata dal Sesso: al 97% pensato, al 2,5% fatto, ma faidate, lo 0,5% effettivo.
C'è del vero. Maschi e femmine, due universi a confronto, in continua lotta ed elaborazione. Il maschio si realizza maggiormente fuori casa, nel lavoro, con gli amici, nello sport, negli hobbies.
La donna in casa, in famiglia, nei sentimenti. Anche da adulta si sente orfana o vedova o menomata dal tempo che il suo uomo dedica ad altro piuttosto che a lei. Questa cosa è sempre motivo di liti.
La donna è sempre materna, anche prima di essere mamma; l'uomo è sempre figlio, anche una volta diventato padre, ha bisogno di qualcuno che lo accudisca, lo nutra, lo coccoli.
Però è essenziale, asciutto, non ama chiacchiere inutili, va dritto al punto, è pratico, concreto, pragmatico.
La donna è retorica, fa giri di parole, vuole essere capita senza arrivare al punto, non chiede direttamente, ma si adombra se non ottiene.
L'uomo ha sembra voglia di fare sesso, ha l'esigenza fisiologica di svuotarsi i testicoli e lo deve fare, indifferibilmente, da solo o in compagnia, è una cosa quasi meccanica.
La donna, no. Fa l'amore, ha bisogno del sentimento, dell'atmosfera giusta, non riesce a farlo dopo una lite, una mortificazione. Non gode facilmente, è mentalmente bloccata da remore ataviche, fisiche, morali, paura di rimanere incinta. Il tutto rende il sesso, per la donna, un aspetto complesso e non sempre gratificante della vita.
Le donne, intorno ai trenta, vogliono, devono sposarsi, scatta il campanello, devono il loro tributo alla natura che le vuole compagne, mamme e nutrici.
Gli uomini scappano all'idea di una che li voglia "incastrare", sì perchè loro cercano le donne, le vogliono, le amano, tutte da scopare, solo una, quella giusta, è da sposare.

4 commenti:

Kylie ha detto...

L'uomo è un essere semplice, dobbiamo farcene una ragione e darci meno da fare per loro.

Un abbraccione

Pupottina ha detto...

ciao cara Titti
quante verità in questo spettacolo che ti avrà fatto ridere tantissimo, poiché l'umorismo e la comicità nascono proprio dall'analizzare il quotidiano e niente come il rapporto uomo-donna riesce a suscitarlo.... eheheheh
devo cercarlo questo nuovo spettacolo di Giobbe Covatta che, tra l'altro, mi piace molto

TITTI GRECO ha detto...

Sì, ve lo consiglio .....
Poi ad ognuno le sue conclusioni.
Io, la mia, l'ho tratta: se non lo puoi combattere, alleati!

Anonimo ha detto...

Spettacolare... semplicemente e pura sincerità!