CAPITOLO IV
IL CLIMA E’ TESO
Con estrema discrezione l’agente scelto Raffaele Parisi arrivò al castello di Roccaventosa; fece chiamare nello studiolo donna Letizia e i figli, don Edoardo e Francesco Maria, e cercò di prepararsi psicologicamente ad assolvere al delicato compito che il nuovo arrivato ispettore Costa gli aveva assegnato, appena arrivato al Comando.
Anche lui, come Ferrara, pensò che l’inesperienza di Costa stesse tirando un brutto scherzo a tutti e che avrebbe creato, in seguito, un solenne imbarazzo. Ma non poteva trasgredire gli ordini del superiore.
Con grande deferenza accolse nella stanza i Papaleo, che aveva atteso passeggiando su e giù nervosamente con il cappello d’ordinanza tra le mani.
Porse le sue condoglianze e mostrò la lettera firmata dall’ispettore a don Edoardo.
Questi rimase sconcertato e, chiedendo spiegazioni al povero Parisi, porse il foglio giallastro al fratello e alla madre.
«Che significa esame necroscopico?», chiese a mezza voce, «perché mai dovremmo rimandare i funerali già fissati per domani ad altra data?».
...... segue
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