PRIME INDAGINI
Costa sentì un po’ di trambusto al piano di sotto. Socchiuse la porta e sentì un vociare sommesso e confuso. Si affacciò dal ballatoio. Tutti gli estranei in visita vennero fatti uscire. Il grande portone antico di rovere fu chiuso. Scese giù.
Don Edoardo gli fece cenno di accomodarsi in un salottino a pian terreno. Era una stanza piuttosto grande, posta sul alto est del palazzo. C’era un’ampia porta finestra che dava sul giardino.
La stanza era moderna o, perlomeno, rimodernata di fresco. Non c’era quel senso di antico, quella patina del tempo che si respirava negli altri ambienti. Il soffitto era stato evidentemente abbassato con una controsoffittatura in cartone e gessolino tinteggiata di bianco. Le pareti era rivestite di carta operata.
Vicino al balcone c’era un salottino di velluto damascato con una bordura di frange e ciuffetti di passamaneria color crema e penicillina.......
.... SEGUE
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