Mi sento arrivata ad un punto in cui tutto, tutte le mie scelte di vita, sono in forte discussione. Il lavoro, la professione, la vita privata, vorrei poter cambiare tutto.
E ci sto seriamente pensando, ma anche in tutto il resto del mondo gira male.
L'Italia sembra economicamente e politicamente cotta. Berlusconi è finito, ma non si arrende, non accetta la realtà di una disistima globale, resta abbarbicato alla poltrona di premier e sta tirando a fondo tutti noi insieme a lui.
Cicchitto, Gasbarri, Bossi, Scilipoti ed altri sono corresponsabili del disastro, perchè non staccano la spina neanche di fronte alle evidenze mondiali. A questo punto mi sento, seppure meridionale, di dire lode lode lode a Tosi e simili.
L'economia. Che fare, che fare dei nostri risparmi, dei nostri investimenti, del nostro futuro, dei contributi, delle pensioni, dei depositi bancari. Mettiamo tutto, quel poco che resta, in una cassetta sotto le mattonelle di casa o continuiamo a fidarci delle banche? Falliranno tutte, fallirà lo Stato, che paga pensioni baby, prebende a politici e super managers o ci salveremo, come sempre, da buoni italiani per il rotto della cuffia!?
Ai posteri l'ardua sentenza, chi vivrà vedrà. Per ora corsa alla messa in sicurezza.
In tutto questo i miei tre prodi proli sono in vacanza-ponte a scuola e fanno di tutto e di più, contribuendo al mio scoramento. Sabato, insieme ad un amico, si sono messi a giocare a rugby in casa e hanno letteralmente scardinato un armadio. Dio mi aiuti!!!
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