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martedì 31 gennaio 2012

IL CASO DI ROCCAVENTOSA - CAPITOLO IV

.... segue

...... Dopo questa sorta di esercitazione dell’ispettore Costa...».
  «Potrei prenderla come un oltraggio, un’offesa personale e alla divisa che porto. Ma preferisco, per ora, far finta di nulla. La signora è morta quasi sicuramente per avvelenamento da stricnina. Questo elemento è assai letale, va trovato ed isolato, neutralizzato, affinchè altri non lo ingeriscano. Proviamo a collaborare. Se avrò avuto torto, vi porgerò le mie scuse...».
  «Ma non basteranno, le assicuro che se ne andrà di qui al più presto, con la coda tra le gambe. Del resto le ricerche di cui parla si potrebbero fare comunque, in casa, in giardino, nella rimessa, senza autopsia e senza divulgare la cosa …..», provò a proporre Edoardo, cambiando improvvisamente registro.
  «Questo no, è un compromesso al quale non posso scendere. Devo andare avanti per la via maestra. Se avrò ragione, mi ringrazierete. Forse. Ma per ora, vi prego, collaborate. Avvertite il resto della famiglia e la servitù di mettersi a disposizione, di rispondere a qualche domanda. Rinviate i funerali. Disponete che la casa sia chiusa agli estranei. Raccogliete tutta la famiglia e il personale in una stanza, affinché io possa spiegare il fatto e poi parlare con ciascuno, uno per volta, con discrezione».
  I due fratelli, visibilmente animati da pensieri ostili, lasciarono la stanza per predisporre le cose. Costa restò solo nello studio. Furono pochi minuti, lunghi e pesanti.
  Sentì i rintocchi del campanile vicino.
  Mezzogiorno.
  Beh, pensò, in fin dei conti, il peggio era fatto. Adesso avrebbe interrogato tutti, uno per uno, e avrebbe cercato di farsi un’idea della situazione, della famiglia, dei rapporti tra i singoli congiunti. Poi l’esito dell’autopsia avrebbe confermato o meno il suo dubbio iniziale. Si abbandonò in attesa su di una poltrona capitonnè rosso bordeaux, sfogliando un libro di storia romana poggiato sul tavolino di ciliegio accanto.
                                                                                                                                           ....... segue

venerdì 27 gennaio 2012

Finalmente è finita la settimana.
Spremuta come un limone, sono esausta.
Al lavoro mi sto misurando con un nuovo incarico di grande responsabilità, una cosa che mi ha tolto un po' di sonno la notte e molto tempo di giorno.
Domani riposerò, leggerò, scriverò e andrò alle terme a rilassarmi tutta la mattina. Sguazzerò nell'acqua calda e lascerò che le tensioni si sciolgano, dissolvendo i pensieri più pesanti. Nel pomeriggio starò stretta abbracciata, tutto il tempo, con il mio cucciolotto più piccolo, mentre gli altri due saranno agli scouts.
La sera pizza e spettacolino teatrale.
Così ricaricata, domenica potrò fare tutto ciò che la vita di supermamma richiede!

TIRA E ...... molla: IL GIORNO DELLA MEMORIA

TIRA E ...... molla: IL GIORNO DELLA MEMORIA: E' il giorno della memoria, per tutti. Fino ad alcuni anni fa, il 27 di gennaio non veniva celebrato così massicciamente. Ad esempio non lo...

IL GIORNO DELLA MEMORIA

E' il giorno della memoria, per tutti.
Fino ad alcuni anni fa, il 27 di gennaio non veniva celebrato così massicciamente. Ad esempio non lo facevamo noi a scuola, da ragazzi o, forse,  la cosa era riservata alla buona volontà del singolo insegnante.
Oggi giorno invece tutti, istituzioni e persone, ricordano che 67 anni fa si aprivano i cancelli di Auschwitz su un orrore inimmaginabile.


Follia, strazio, morte, odio, come è potuto accadere?

Importante è continuare a chiederselo; importante è riflettere sulle possibili devianze cui il genere umano può sciaguratamente cedere.
In un mio post di diverso tempo fa mi interrogavo sul perchè dell'antisemitismo, motivi economici o religiosi?
E' impossibile rispondere, ma bisogna continuare a ricordare e a chiederselo, forse più di un giorno l'anno, affinchè non si ricada mai più in errori così spaventosi eppuri relativi ad una storia così recente.

mercoledì 25 gennaio 2012

BOLLETTINO DI ..... GUERRA

Stamani alle 09.00 terremoto in Emilia
Oggi DI PIETRO, dopo un malore, in ospedale per esami
Continua l'agitazione di benzinai e camionisti
In città supermercati vuoti. Finite le scorte di frutta e verdura
Sicilia bloccata
Oggi pomeriggio, discussione del Governo sugli ultimi decreti -Semplificazioni e Liberalizzazioni- alla Camera

E che è? Un bollettino di guerra !?
Forza e coraggio, ce la faremo!

MARE D'INVERNO

Questa mattina sono stata al mare.
Mi è sembrato bellisimo: il cielo era terso, il sole tiepido e luminoso, la spiaggia calma e pulita.
C'era mercato. Ho fatto un bel giro tra le bancarelle; mi sono regalata un golfino color grigio perla, asimmmetrico, soffice e delicato ed una giacca scura coi rever a scacchi, attillata e giovane.
Tutto era allegro, colorato, garbato, leggero.
Ho avuto un attacco di fame, allora sono entrata in uno chalet del lungomare, alle dodici circa, e ho rifatto colazione con un cappuccino ed un cornetto alla crema.
C'erano mamme a spasso col passeggino, anziani sulla spiaggia, ciclisti, runners, .....

In realtà il mio sogno è poter vivere lì, dove ho una casetta in riva al mare, lontano dagli affanni, dalle chiacchiere, dalle convenzioni della mia vita usuale, ma credo di essere troppo giovane per fare una scelta del genere. I figli sono ancora piccoli, io lavoro, mio marito è radicatssimo alla nostra terra d'origine e così .... devo rinviare il tutto di almeno dieci anni ancora.

lunedì 23 gennaio 2012

SONO SOLO UNA DONNA

Sono solo una donna che scrive poesie

Mio malgrado, ho fatto figli
e frequentato tribunali,
ho amato e vissuto, inquieta,
la società mi ha imposto le regole
che ho finto accettare

Ora voglio ritirarmi nel guscio
e abitare i miei pensieri,
sola, scrivendo …..

giovedì 19 gennaio 2012

.... che bello, per chi ama scrivere, essere letti da chi comprende e apprezza!

mercoledì 18 gennaio 2012

L'INVERNO

Dicembre, gennaio, febbraio,
solo un pettirosso o il passero gaio
solcano il bianco del cielo.
Freddo, pioggia, neve e gelo.

C’è Natale a scaldare il cuore
e poi si ricomincia con più ardore
La casa, la scuola ed il lavoro,
a tavola, il maiale con l’alloro,
polenta, cavoli, mandarini,
salsicce, broccoli e tagliolini

I giorni della merla, poi la Candelora
e si dice “l’inverno è fora”.
Ora il dì è più lungo, la notte più breve,
piano piano si scioglie la neve

Finchè un giorno senti frinire.
Allegro, l’inverno sta per finire!



















I GIORNI DELLA MERLA

I GIORNI DELLA MERLA


 Gennaio, con freddo e gelo,
alla bella merla
con piume di perla
faceva oltraggio e dispetto.

Ella, allora, sola col suo piccino,
per tre dì si rifugiò su di un tetto
e per scaldarsi entrò in un camino.

Ne uscì a febbraio,
tutta sporca e nera,
sperando fosse già primavera.

Quando dalla caccia tornò il suo merlotto,
non riconobbe la sposa di botto,
ma, udito il suo canto, ben presto capì.
Le volò accanto e per amore frinì.

Sembrava però un gruppo assai strano,
lui tutto bianco, l’altra ebano
Allora il merlo si tinse di nero,
in segno eterno di amore sincero











LA BEFANA

La Befana vien di notte
Con le scarpe tutte rotte

Porta i doni ai bimbi buoni
Giochi, calze e torroni

Ai grandi porta altre cose
Dolci strenne spiritose

Questa è l’Epifania
Da passare in compagnia

Tutti a casa, grandi e piccini
Tacchino, brodo e tortellini

Se le feste porti via,
Lascia pace e amore a casa mia!



27 gennaio 2006

CAPODANNO

Qui e di seguito pubblico alcune delle mie filastrocche per bambini sul tema : Gennaio, Inizio d'anno, il freddo, l'Inverno, la Befana, i giorni della merla


CAPODANNO


Capodanno inizia l’anno
Avvolto in un bel panno
Bianco di soffice neve
Notte di fuochi, giorno breve

Bilanci, sogni e progetti
Umani desideri imperfetti
Attesa dell’anno venturo
Cosa ci riserva il futuro?

In casa ancora albero e doni
Vischio, presepe e panettoni
Giochi a carte e tombolate
Risa, auguri e tavolate

Tutti insieme, grandi e piccini,
Genitori, nonni e nipotini
L’anno nuovo porti a chi chiederà
Salute, amore e serenità!

martedì 17 gennaio 2012

Gran freddo, mal di testa in agguato, mille impegni, tante cose fatte e tante da fare .....

venerdì 13 gennaio 2012

Mamma mia, che giornata grigia e triste!
Bisogna cercare di colorarla un po', magari con qualche chiacchiera, un maglione colorato, un caffè con una amica, .....
Vedrò quel che riesco a fare, intanto ora AL LAVOROOOOO

giovedì 12 gennaio 2012

DOPPIO NO


Ci sono stati due fatti, abbastanza gravi, nella vita pubblica del nostro Paese, verificatisi oggi, che non mi sono piaciuti affatto: il no della Consulta al Referendum Popolare sulla legge elettorale e il no della Camera all'arresto di Cosentino, coordinatore del PDL in Campania.
Pare che le Istituzioni non siano completamente in linea con le opinioni e la volontà popolare, ma il momento è così duro e difficile che bisogna solo stringere i denti e andare avanti!

DI MATTINA

La mattina faccio una gran fatica ad alzarmi, ma quante cose riesco a fare quella volta che casco giù dal letto un'ora prima.
E' proprio vero, la mattina ha l'oro in bocca!

Gioventù

C'è una generazione di ragazzi, di ragazzini in effetti, che oggi "cresce" molto prima, molto in fretta.
Ma crescere non sempre vuol dire maturare. I giovanissimi, tra i nove e i dodici anni, detti tweenies, si sentono già adulti. Hanno il telefonino, escono, godono di una certa libertà.
Le femminucce si laccano le unghie e cominciano a vestirsi alla moda, a chiedere cose specifiche, a truccarsi, a cominciare da rimmel e lucidalabbra, sanno acconciarsi i capelli, come noi -a dieci dodici anni-non sapevamo fare.
I maschietti si misurano con i primi cambiamenti fisici, seguono i loro idoli musicali, si ispirano a modelli televisivi, talvolta deprecabili, ....
Tutti richiedono molta più libertà, vogliono uscire, sentirsi grandi, provare le prime emozioni sentimentali, "fidanzarsi", stanno per ore, soli, chiusi nella loro cameretta, collegati agli amici, al mondo intero attraverso Facebook o Messenger.
E' il difficile momento della adolescenza che oggi giorno comincia un po' prima.
Non lasciamo soli. I nostri ragazzi hanno più che mai bisogno di noi, di modelli positivi, di esempi di vita concreti, di vedere mamma e papà che si amano, vivono in armonia, lavorano, si sacrificano, fanno giorno dopo giorno scelte responsabili. Talvolte è dura, ma li abbiamo messo noi al mondo e glielo dobbiamo ......

Sul tema riporto un articolo di La Repubblica
CONSUMISMO Lolita vuole tutto


Abiti da grandi, tanga, reggiseni imbottiti. E stereo, feste sleepover, computer, cellulari. Una nuova generazione di adolescenti precoci li brama. Una società di adulti in difficoltà non sa più come negarglieli. L'allarme sulle "tartlets", le otto-dodicenni vittime dello shopping sfrenato, arriva da Londra
di Mara Accettura

Quest'anno ho detto no alla party bag", dichiara trionfante un'amica durante una cena. "Mia figlia Sophie si è buttata sul pavimento piangendo, supplicandomi. Un compleanno senza party bag quando tutti i suoi amici se ne aspettano una? Troppo imbarazzante. Sono stata ferrea: meglio non festeggiare, allora". Espressioni di rapita ammirazione attorno alla tavola. Le feste sono l'incubo delle mamme del Regno Unito. Una lucrosissima industria ruota attorno a esse. Catene come Party Party vendono tutto ciò che serve per farle; dagli inviti a tema ai piatti di carta, dalle trousse con make up ai sacchi a pelo per le feste sleepover (in cui, alla fine, si dorme tutti insieme), fino alle famigerate party bag (il sacchetto pieno di souvenir da regalare agli invitati). Se non avete negozi vicino casa, sarete tartassate dal catalogo postale o dal sito web. Per non parlare degli entertainer: maghi con conigli e dj che faranno saltellare i pargoli con Britney Spears e, alla fine, intoneranno Happy Birthday al ritmo di 250-300 sterline. Meno male che queste apoteosi del consumismo sfrenato arrivano una volta all'anno. Ma resistere alle richieste pressanti dei ragazzini è sempre più difficile. "Da quando ha iniziato la scuola media, Sam ci ha messo in croce per il cellulare", racconta Nina Halsworth, quattro figli. "Ci sembrava scandaloso darlo a un bambino di 11 anni. Ma lui argomentava che il telefono a scuola non funziona, che non ha mai monetine. Un incubo giornaliero. Alla fine ci siamo accorti che in classe erano rimasti solo in due senza, e abbiamo abdicato. Lo stesso è successo due anni fa per le Astroturf di Nike". Pester power, ovvero il potere dell'esasperazione. È il fenomeno che si riferisce alla generazione dei tweenie, tra gli 8 e i 12 anni, identificata dalle società di marketing come una nuova categoria sociale e una enorme (circa 4 milioni) quanto vulnerabile nicchia di mercato. I tweenie ("bambolescenti", in bilico tra i primi giorni di scuola e i primi salti in discoteca) sono sofisticati nei gusti, condizionati dalle mode e decisi nelle scelte. Crescono più in fretta delle generazioni precedenti. Vogliono, e soprattutto comprano. Intossicati da una pubblicità televisiva sempre più aggressiva e dallo spirito di emulazione verso i coetanei, puntano i piedi ed esasperano i genitori fino alla resa incondizionata del portafoglio. "Tutto è iniziato col fenomeno Spice Girls", ricorda Suzanne Franks, autrice di Get Out of My Life (Profile Books), guida all'adolescenza. "Un gruppo creato per Ie teenager che, all'improvviso, è stato adottato con entusiasmo da sorelle e fratelli minori. Il merchandise di bambole, vestiti, patatine ispirati alle Spice era disgustoso". Le bambine si facevano i codini come Baby Spice e cantavano "What I really really want", mentre i maghi del marketing si fregavano le mani: era nata una nuova generazione di rapaci consumatori. Oggi tutto quello che i tweenie desiderano è in vetrina. Giochi educativi? Trenini? Fucili? Barbie? Macché. "Ho regalato tutte le mie Barbie almeno tre anni fa", protesta Pia Halsworth, 9 anni. "Ero stufa. Ho avuto anche il mio periodo Baby Spice, colore rosa dappertutto. Roba da bambini. Adesso mi piacciono le smell pen (penne con l'inchiostro aromatico), i pantaloni Gap, le feste sleepover, e guardare Pop Idol alla tv". Troppo vecchi per i giochi tradizionali, i tweenie ambiscono a stereo e tv personali, si divertono con computer, Game Boy Advance e PlayStation. Guardano Friends e ascoltano Steps, S Club 7, Atomic Kitten, Robbie Williams e Westlife. Vogliono il Nokia e l'ultimo modello Nike (al momento è particolarmente gettonata la scarpa da skateboard). Le femmine sono il target prediletto: vestono top aderentissimi e pantaloni con l'ombelico da fuori di Gap e Top Shop (gli stessi, per inciso, che indossano le loro mamme). Impazziscono per i trucchi, gli smalti, i bijoux e i body di Claire's Accessories e Girlheaven, paradisi per bambini e inferni per adulti. Poche settimane fa è scoppiato un caso: la catena Argos aveva messo in vendita una linea di tanga e reggiseni imbottiti, di Tammy, per bambine di 9 anni. "L'altro giorno sono stata in giro con mia figlia di 11 anni", continua Franks. "Cercavo roba casual, molto semplice, e ho trovato un trionfo di mini top, bretelline, sandali con zeppa, minigonne luccicanti. Negozi come Laura Ashley, Marks & Spencer, John Lewis hanno cambiato categorie anagrafiche. Una volta la moda dei teenager partiva a 12 anni, età in cui il corpo cambia. Oggi comincia a 8, è sessualmente molto caratterizzata e trasforma le bambine in tartlet (intraducibile gioco di parole tra tart, prostituta, e tartlet, pasticcino, ndr)". Pare che oggi i bambini maturino prima. Una ricerca del Bristol Institute of Child Health su 14 mila ragazzini ha rivelato che una femmina su 6 e un maschio su 14 mostrano i primi segni della pubertà già verso gli 8 anni. Una generazione fa erano, rispettivamente, una su 100 e uno su 150. Ma la biologia non è certo responsabile di questo mercato di proporzioni stratosferiche, valutato da una ricerca di Saatchi & Saatchi attorno ai 30 miliardi di sterline, tenuto conto che i bambini influenzerebbero anche la scelta della casa e della macchina. Non stupisce che McCann Erickson abbia una divisione junior, che tutte le settimane intervisti panel di ragazzini per tirare fuori trend. Né che siano sparsi su Internet siti web come www.pesterpower. org, che chiedono ai tweenie di compilare classifiche di musica, programmi tv, regali preferiti per poi spedire ai genitori la wishlist (la lista dei desideri) e ai veri clienti (Granada Media, Mattel, Warner Bros., Hallmark Tv) una utile ricerca di mercato. Secondo National Debtline, il pester power è alla base dei conti in rosso di tantissime famiglie inglesi. I bambini vogliono gli stessi vestiti, computer, accessori dei loro compagni. E mamma e papà li accontentano, anche se non hanno i mezzi. I sensi di colpa di chi lavora giocherebbero un ruolo terrificante. A volte i regali significano: scusa se non sono qui per te. "La vita è certamente più difficile per i genitori", dice Kate Figes, autrice di Terrible Teens (uscirà in Italia per Mondadori), "che devono a tutti i costi cercare di preservare il santuario dell'infanzia. Ma non serve rimembrare i tempi passati. La macchina del marketing è lì per fare soldi". Soluzioni? "La sinistra deve attivarsi contro questo capitalismo rampante. In Svezia c'è uno strettissimo controllo sulla pubblicità in tv, e io lo auspico anche qui", sostiene Suzanne Franks. E nel frattempo? "Cerchiamo di preparare meglio i figli", riprende Figes, "cercando di fare conversazioni sofisticate, educandoli a pensare che non tutto quello che vedono alla tv luccica e che riceveranno regali in occasioni ben precise, non perché stiano zitti". Ma sotto la glassa zuccherosa del consumismo scatenato si nasconde un'amara verità: nonostante gli sforzi del governo laburista, il Regno Unito mantiene la più alta percentuale di povertà infantile tra i Paesi industrializzati, con un record di 4 milioni di bambini (uno su tre) indigenti. In più, secondo una recente inchiesta dell'Economist, gli adolescenti inglesi consumano droghe, commettono rapine, rimangono incinte e si ubriacano più dei loro coetanei continentali. Figes scuote la testa. "È il fallimento di un'intera società, che non ha saputo provvedere a una rete di sicurezza quando le cose vanno storte. Possiamo incolpare questi ragazzini per il loro materialismo e i loro eccessi, ma non fanno che emulare gli adulti". 

venerdì 6 gennaio 2012

BENVENUTI IN VAL D'AOSTA

Epifania in montagna. Continua il divertimento con neve e sciate, vin brûlé e merende. Oggi, una meravigliosa ragazza valdostana ci ha offerto uno spuntino delizioso a base di pane nero con noci, burro e miele, mocetta, salame alla barbabietola, fontina, toma fresca e stagionata, lardo scioglievolissimo. L'ospitalità è vera e concreta e scopro con piacere che può esistere a tutte la latitudini (e altitudini)!

giovedì 5 gennaio 2012

NEVE

 Sono a Pila, in montagna. Il paesaggio è meraviglioso. Si vive nel bianco totale.
Oggi nevica. Sciare è ancora più divertente, neve fresca, morbida, intatta.
Sono in un gruppo di amici collaudato negli anni. Conosciuti sulle piste.
Risalite panoramiche, piste veloci, baite, caffè con panna, bombardini, ...... Vorrei non finisse così presto, ma è una "settimana bianca" che dunque in una settimana volerà via!